“Il destino del turismo balneare sardo appare segnato. A maggior ragione in seguito all'ultima ordinanza firmata dal Presidente Solinas, che inserisce le spiagge, alla stregua dei parchi e dei giardini pubblici, tra i luoghi da chiudere e interdire all’accesso di persone almeno fino al 3 maggio. Una misura che rischia di mandare in rovina quelle categorie economiche, quali i balneari e gli operatori della nautica, tra le più danneggiate in seguito all'emergenza Coronavirus”.

Lo ribadiscono, in una nota, i Consiglieri regionali del Partito Democratico che hanno deciso di presentare un’interpellanza urgente per chiedere al Governatore “Di “autorizzare da subito gli stabilimenti balneari e le attività dei cantieri nautici alla realizzazione delle attività di manutenzione delle strutture e delle attrezzature, nel rispetto di tutte le disposizioni di sicurezza dei lavoratori”.

Inoltre chiedono anche delucidazioni sulle eventuali proposte della maggioranza per la cosiddetta “fase 2”, e sulla ripresa delle attività produttive. “Anche nelle regioni italiane più colpite si pensa alla ripresa delle attività economiche nel rispetto dei parametri di sicurezza dei lavoratori – queste ancora le loro parole -. In Sardegna, invece, nonostante sia una delle zone meno colpite dal contagio, ciò non sta accadendo. Per evitare chiusure definitive che altrimenti sarebbero inevitabili, è necessario permettere agli stabilimenti balneari e agli operatori della nautica di poter usufruire del pur ridotto periodo lavorativo che le restrizioni consentono”.

“Ripartire dall'idea vincente di una Sardegna sicura dal punto di vista sanitario e in grado di rilanciare il comparto turistico, darebbe – secondo il loro punto di vista – il vantaggio e l'opportunità di riuscire a contenere nel migliore dei modi i danni causati dall'emergenza, una spinta propedeutica al futuro sviluppo delle aree a vocazione turistica di qualità. “Esiste un'Isola turistica che vuole reagire al disastro e che cerca di programmare il futuro sulla base della dura realtà per tentare di salvare un settore vitale per l'economia sarda”.

“Ma per consentire ciò – concludono –, è necessario un intervento urgente della Regione, in modo da permettere agli stabilimenti balneari e alle attività dei cantieri nautici di potersi preparare alla riapertura nel migliore dei modi, così da garantire loro la regolare competitività sul mercato e la totale disponibilità verso la clientela”, concludono i Consiglieri del Pd. Un punto fondamentale in una regione come la Sardegna che ha nel settore balneare e nel comparto della nautica due assi strategici per il turismo e quindi per l’economia isolana”.