“Abbiamo fatto un passo avanti molto importante nella dura battaglia che il Consorzio porta avanti ogni giorno contro l’italian sounding” è il commento che il presidente del Consorzio per la tutela del formaggio Pecorino Romano  Dop, Salvatore Palitta, ha rilasciato dopo la registrazione del marchio in Giappone.

Un risultato, questo, frutto, aggiunge, “Di un lavoro lungo e paziente, portato avanti dai nostri legali e durato diversi mesi, fatto di scambi dialettici continui con il loro Ufficio Marchi, che ci ha portati finalmente a ottenere la tutela del nostro marchio sul mercato. Questo significa  che il consumatore giapponese avrà da oggi un elemento in più per capire se quello che sta comprando è il prodotto originale. Il senso della nostra richiesta di registrazione del marchio è proprio questo: mettere il consumatore nelle condizioni di essere pienamente consapevole delle scelte che sta facendo nel momento dell’acquisto. A questi aspetti tecnico-giuridici aggiungeremo già dai primi mesi del prossimo anno una forte operazione di marketing con l’obiettivo di far conoscere meglio il Pecorino Romano, farne apprezzare le caratteristiche e le qualità nutrizionali, diffonderlo nei ristoranti e dunque allargare il bacino di clientela. Portiamo dunque avanti un’operazione che ha come cardini Tutela e Promozione: due elementi fondamentali che, procedendo di pari passo, rafforzano la diffusione del prodotto proteggendone l’originalità e dunque tutelando l’economia del nostro Paese:

Inoltre il progetto “Chizu” è rientrato negli 81 progetti triennali selezionati dall’Unione Europea, finanziandolo con 840mila euro. Il Consorzio lo cofinanzierà portandolo a un valore complessivo di oltre 1 milione di euro. Il progetto punta soprattutto alla ristorazione, in particolare ai ristoranti nella zona di Tokyo, per poi crescere nella grande distribuzione.