21 ANNI FA...
 
Emanuela Loi aveva 24 anni quando morì in via D’Amelio. Era nata e cresciuta a Sestu, paese a pochi chilometri da Cagliari. 
Amava la sua terra e il suo sogno di essere una poliziotta. 
 
 
 
 
 
Quando arrivò a Palermo disse: “Se ho scelto di fare la poliziotta non posso tirarmi indietro. So benissimo che fare l'agente di polizia in questa città è più difficile che nelle altre, ma a me piace”.
 
E’ la prima donna ad entrare a far parte di una scorta assegnata ad obiettivi a rischio.
 
La sua storia ha ispirato il bellissimo film di Rocco Cesareo “Gli angeli di Borsellino”. Una pellicola che parla della scorta QS e racconta tutti i 57 giorni che vanno dalla strage di Capaci a quella di via D’Amelio.
 
Il regista e gli sceneggiatori Ugo Barbara, Mirco Da Lio, Massimo Di Martino e Paolo Zucca sono partiti dal libro La ragazza poliziotto scritto dal giornalista palermitano Francesco Massaro pochi mesi dopo la strage di Via D'Amelio, in cui veniva delineato il personaggio di Emanuela Loi. 
 
Quel giorno con lei e il magistrato morirono anche:
Agostino Catalano, capo scorta, 43 anni. Sposato, aveva perso la moglie ed era rimasto solo con le sue due figlie. 
 
Walter Eddie Cosina, 30 anni. Era nato in Australia. Morto durante il trasporto in ospedale. Lasciava la moglie Monica. 
 
Vincenzo Li Muli, 22 anni. Il più giovane della pattuglia. Da tre anni nella Polizia di Stato, aveva ottenuto pochi mesi prima la nomina ad agente effettivo. 
 
Claudio Traina 26 anni. Arruolato in Polizia giovanissimo, dopo essere stato a Milano e Alessandria, aveva ottenuto da poco il trasferimento nella sua città: Palermo.