Nella giornata di martedì 21 febbraio, la Guardia Costiera di Alghero ha condotto un’attività di vigilanza sulle attività di pesca nella propria area di giurisdizione, in collaborazione con gli ispettori della nave specializzata dell’Agenzia Europea di Controllo Pesca “Ocean Sentinel”.

Nell’ambito delle attività è stato intercettato, al largo della rada di Alghero, un peschereccio intento in attività di pesca a strascico con una rete non conforme alle norme in materia di attrezzi da pesca, poiché dotato di maglie di ampiezza inferiore al limite consentito. In particolare, come riferito dalle forze dell'ordine, il dispositivo irregolare sarebbe stato “armato” con il cosiddetto “sacco della rete” (parte terminale della rete) costituito da maglie di dimensioni inferiori alla misura fissata ex lege, azione che comporta una drastica riduzione della selettività degli attrezzi da pesca e la cattura di esemplari al di sotto della taglia minima consentita a livello normativo.

L’attrezzatura non consentita, unitamente a circa 85 kg di prodotto ittico con essa pescato, sono stati sequestrati nel porto di Alghero, dove il personale del Nucleo Operativo dell’Ufficio Circondariale Marittimo ha inoltre proceduto a contestare l’illecito e ad elevare la sanzione amministrativa pari a 2.000 euro al comandante del peschereccio.

Nella giornata di sabato 25 febbraio, i militari della Guardia Costiera algherese hanno condotto un’ulteriore operazione volta a contrastare l’attività di prelievo illecito di esemplari di riccio di mare per mano di pescatori non autorizzati. Le attività messe in atto hanno permesso un nuovo sequestro di svariati esemplari del pregiato echinoderma e di elevare la prevista sanzione amministrativa per un ammontare pari a 1.000 euro. Il prodotto ittico, rinvenuto allo stato vitale, è stato immediatamente restituito al mare.