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Due distinte operazioni di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino e del rispetto delle leggi sulla pesca sono state portate a termine dai militari della Capitaneria di porto di Porto Torres, coordinate dalla Direzione Marittima di Olbia al comando del Capitano di Vascello (CP) Maurizio Trogu.
Nella giornata di ieri nel tratto di mare adiacente il porto industriale di Porto Torres, un battello veloce della Capitaneria di Porto turritana, durante un’attività di pattugliamento del litorale, ha intercettato un diportista intento alla pesca con attrezzo non consentito. Nello specifico, lo stesso diportista in questione stava calando una rete di tipo “barracuda”, violando la normativa sulla pesca sportiva che, invece, non prevede tale attrezzo tra quelli consentiti.
Immediatamente, i militari hanno intimato al comandante dell’unità di salpare a rete e rientrare nel porto di Porto Torres per gli ulteriori accertamenti e gli atti di rito.
Giunti all’ormeggio, infatti, si è proceduto ad effettuare il sequestro della rete utilizzata (circa 200 metri), nonché a elevare la sanzione amministrativa prevista di 1.000 euro.
Questa mattina, invece, durante un ordinario controllo allo sbarco del pescato, sono state misurate le reti utilizzate dai pescatori dello strascico, al fine di verificare la loro conformità alla normativa vigente. Durante i controlli i militari hanno notato una rete sospetta, provvedendo subito a misurarla. Dall’ispezione è emerso che le maglie utilizzate dal pescatore professionale risultavano non conformi, contravvenendo alla normativa vigente.
I militari hanno provveduto a sequestrare la rete non conforme (circa 50 metri), ed elevare la sanzione amministrativa prevista di 2.000 euro al Comandante del peschereccio. Il prodotto ittico presente, dopo certificazione sanitaria, è stata devoluto ad una Associazione di volontariato locale.
Le operazioni portate a termine rientrano nell’ambito delle attività istituzionali della Guardia Costiera, impegnata a prevenire e contrastare gli illeciti in materia di pesca e tutelare il litorale marino.
Il Comandante della Capitaneria turritana, Capitano di Fregata (CP) Gianluca Oliveti, evidenzia che la pesca con attrezzi non consentiti è una pratica vietata dalla legge, e per questo severamente punita, al fine di impedire catture indiscriminate di specie ittiche sotto misura e distruzione del fondale marino; il Comandante OLIVETI assicura che i controlli in mare continueranno in maniera regolare.