E' stata effettuata nei giorni scorsi un'azione coordinata tra le pattuglie forestali della Base logistico navale di Oristano e il personale a terra della stessa struttura, al fine di prevenire e reprimere la pesca abusiva dei ricci di mare: una piccola imbarcazione è stata notata ancorata a circa 50 metri dalla riva in località Torre vecchia, agro di Cabras.

Alla vista della motovedetta, l'imbarcazione, recuperato il sub dall'acqua, si dirigeva verso Torre grande, dove una pattuglia forestale a terra riusciva a fermare i pescatori di frodo, intenti a lasciare il porto in auto, dopo aver caricato il natante sul carrello.

Dopo un'accurata perquisizione è stato rinvenuto all'interno di esso un coppo contenente alcune centinaia di ricci di mare, taluni sottomisura, e il sub, con ancora la muta bagnata, ammetteva di averli pescati nella zona C dell'area marina protetta Sinis-Mal di ventre.

Perciò quest'ultimo è stato denunciato, assieme alla persona che guidava la barca, all'Autorità giudiziaria e rischiano fino a 6 mesi di carcere o un'ammenda che varia da 100 a 12.500 euro per aver esercitato la pesca dove è consentita solo se autorizzati e ovviamente se si è in possesso della licenza di pesca professionale.

I ricci sequestrati, ancora vivi, sono stati immediatamente liberati nella stessa zona da cui sono stati prelevati.

E' utile ricordare che la pesca sportiva prevede un prelievo massimo pari a 50 ricci, solo durante la stagione di apertura di tale pesca, a differenza del passato, dove lo stesso quantitativo si poteva pescare durante tutto l'anno, anche fuori della stagione consentita.

L'attività del Servizio ispettorato di Oristano nei litorali ha lo scopo di prevenire il prelievo indiscriminato, evitando quindi il rischio che la collettività e le future generazioni non possano avere a disposizione questa pregiata risorsa.

Ricordiamo, infine, che la pesca del riccio di mare per la stagione 2015/2016 è consentita dal 1 novembre 2015 al 10 aprile 2016.