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I militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Cagliari hanno elevato decine di verbali e comminate sanzioni amministrative per oltre 100 mila euro.
In particolare, nel Sulcis Iglesiente, i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Sant’Antioco, durante i controlli alle imbarcazioni da pesca e alle Cooperative dei pescatori, hanno rilevato molte irregolarità tra la documentazione prodotta e l’effettivo quantitativo del pescato, in relazione anche alle effettive uscite in mare.
I militari della Stazione Navale di Cagliari, invece, in due distinte attività, svolte a Cagliari stesso e a Porto Corallo, hanno sequestrato circa 1.200 kg di tonno rosso (thunnus thynnus), una specie tutelata dalla normativa Comunitaria e Nazionale.
A bordo di un automezzo frigo, parcheggiato in un’area abbandonata in località Giorgino (CA), sono stati rinvenuti 4 esemplari di tonno rosso di grossa taglia – per un peso complessivo di 1.000 kg - in pessimo stato di conservazione e privi di documenti fiscali ed amministrativi delle Autorità competenti per la convalida delle transazioni commerciali, come previsto dai regolamenti comunitari.
A Porto Corallo, invece, un esemplare di tonno rosso del peso di circa 200 kg era custodito nelle celle frigorifere di un’imbarcazione da pesca, senza che il capo barca avesse assolto alle comunicazioni di rito previste dalla vigente normativa. Con molta probabilità, i prodotti sequestrati avrebbero seguito la strada del mercato nero sardo, in quanto, ricorda la Guardia di Finanza, il tonno rosso o a pinna blu è una specie molto ricercata dai consumatori di sashimi e sushi, piatti tipici dei ristoranti giapponesi.
Dal controllo sanitario effettuato dalla ASL n. 8 di Cagliari è emersa la non idoneità al consumo umano dei 4 tonni sequestrati a Cagliari, inviati presso un centro autorizzato per lo smaltimento. Il tonno sequestrato a Porto Corallo, risultato idoneo al consumo umano, è stato, invece, donato in beneficienza alla Caritas di Elmas.
Gli equipaggi dei mezzi navali della Guardia di Finanza hanno, inoltre, sequestrato reti da posta, nasse, fucili e bombole per la pesca subacquea.