E’ stato sorpreso dalla Guardia Costiera di Oristano pescare i ricci di mare all'interno dell'Area Marina Protetta "Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre".

Nei guai è finito un giovane di Narbolia. Al trasgressore, infatti, sono state sequestrate le attrezzature utilizzate per la pesca: tre coppi, un retino fissato a un galleggiante, muta, maschera, pinne, una bombola di ossigeno completa di erogatore e un rampino.

Il giovane è stato  segnalato all'autorità giudiziaria per violazione delle norme.

“L’attività di pesca del riccio di mare  all’interno dell’Area Marina Protetta è vietata ai sensi dell’articolo 7 dell’Ordinanza n°08/2017 emanata da questo Comando – spiega la Guardia Costiera - e che disciplina la pesca sportiva nell’ambito dell’Area Marina. Inoltre, il giovane stava effettuando la pesca subacquea che, in ogni caso, è sempre vietata nell’ambito dell’Area Marina Protetta con l’ulteriore aggravante dell’utilizzo di apparecchi ausiliari per la respirazione”.

I controlli da parte degli uomini della Capitaneria di porto proseguiranno anche nei prossimi giorni e interesseranno tutti i principali punti di accesso al mare utilizzati dai pescatori professionali e sportivi per la pesca del riccio di mare.