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"Hanno una personalità incline alla violenza, sono privi di controllo e possono commettere reati dello stesso tipo".
Lo scrive il Gip del tribunale per i minorenni di Sassari, Stefania Palmas, nell'ordinanza di custodia cautelare 'ai domiciliari' per due diciassettenni di Orune responsabili del pestaggio stile arancia meccanica avvenuto il 10 giugno in via Martiri della Libertà a Nuoro, vittima un maresciallo dei carabinieri in pensione di 67 anni.
L'ex militare è stato preso a sprangate, calci e pugni, solo per aver rimproverato i due mentre facevano i bisogni, in pieno giorno, davanti al portone di una abitazione. L'episodio è avvenuto alle 10 del mattino.
I due sono stati sorpresi, davanti all'ingresso, da un'anziana inquilina della palazzina. La donna li ha rimproverati, in suoi aiuto è arrivato il maresciallo in pensione che si trovava a passare nella zona. Ma i ragazzi terribili non hanno gradito le parole del 67enne.
Lo hanno aggredito selvaggiamente, colpendolo anche mentre si trovava a terra, provocandogli le fratture della clavicola, della mano e diverse escoriazioni, 45 i giorni di prognosi.
I due sono fuggiti e, come se niente fosse, sono entrati nuovamente in un locale poco distante: uno di loro aveva ancora in mano la spranga, mentre il secondo ha chiesto al titolare di andare al bagno per lavarsi le mani sporche di sangue dicendo che si era tagliato con un bicchiere. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Nuoro, coordinati dal capitano Alessio Falzone, e gli agenti della Squadra mobile.
In breve tempo, raccogliendo le testimonianze e recuperando i filmati di alcune telecamere della zona i carabinieri sono riusciti a individuare i due. Nelle loro abitazioni a Orune hanno sequestrato i vestiti che indossavano al momento del pestaggio.
Carabinieri e Squadra mobile hanno presentato alla Procura dei minori di Sassari una dettagliata relazione, sfociata nell'ordinanza di custodia cautelare eseguita all'alba a Orune.