Nella giornata di ieri, l’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, ha provveduto, in due distinti interventi, all’abbattimento di 139 maiali.

Il primo nelle campagne di Lollove dove, all’interno di una proprietà privata, sono stati individuati e abbattuti 50 suini non registrati e al pascolo brado illegale. Il secondo in località Nurvoli, ai confini fra l’agro di Nuoro e quelli di Orgosolo e Oliena, ha portato al sequestro e poi all’abbattimento di 89 maiali. Il branco, non registrato e non sottoposto ai dovuti controlli sanitari, è stato individuato all’interno di un azienda zootecnica.

A questo punto si è proceduto al sequestro cautelativo degli animali, al censimento, all’identificazione provvisoria e al prelievo ematico, con l’invio dei campioni di sangue ai laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Sassari che hanno stabilito una positività sierologica di 10 campioni su 30. Così come da prassi si è proceduto all’abbattimento degli animali e, dopo aver effettuato gli ultimi campionamenti per i controlli sulla presenza della Trichinella, al loro smaltimento.

È stato lo stesso Sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, a firmare l’ordinanza di abbattimento.

Al possessore dei suini verrà contestato l’illecito amministrativo, con una sanzione da 10mila euro, per violazione del decreto legislativo 200/2010 sulla mancata registrazione all’anagrafe zootecnica nazionale e all’identificazione degli animali.

L’Unità di Progetto ha sottolineato, ancora una volta, «che registrare i propri animali garantisce da un lato un percorso di legalità all’attività dell’allevatore e dall’altro di sicurezza delle carni per i consumatori. Operare quindi fuori dalle regole non premia e danneggia chi invece ogni giorno, anche sostenendo spese, rispetta le norme e alleva animali sani».