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Si sono concluse nel pomeriggio, nelle campagne di Villagrande Strisaili e Talana, le operazioni di controllo e quindi di abbattimento dei maiali allo stato brado irregolare, di proprietà ignota e privi di controlli sanitari, avviate nella mattina dal personale dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna in costante coordinamento con la Prefettura e la Questura di Nuoro. Il bilancio degli interventi è di 111 maiali abbattuti: 51 depopolati a Villagrande, in località Bau Mela, e 60 a Talana, in località s’Ostoroddè. E’ quanto fa sapere la Regione Sardegna. Nelle attività di applicazione del piano di eradicazione della PSA è stato coinvolto personale dell’ATS, del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, dell’Agenzia Forestas, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale in collaborazione con le forze di polizia nazionali.
“Fra i resoconti stilati dal personale dell’UdP sui controlli odierni risulta un video girato in agro di Talana, dove alcuni maiali allo stato brado si nutrono della carcassa di un bovino, morto chissà per cosa e chissà da quanto. Il rischio che poi le carni di questi suini, senza alcun controllo sanitario e dopo macellazioni clandestine, possa finire nelle tavole delle famiglie dei sardi è molto alto. Ecco perché è bene ricordare che bisogna accertarsi della provenienza sicura e certificata di carni e salumi”. Lo ha detto il responsabile dell’UdP e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini, che ha poi aggiunto: “A poca distanza da dove è stato girato il video sono stati fotografati dei siti di allevamento con doppie recinzioni e capannine per il ricovero dei suini. Questi recinti erano completamente vuoti e abbandonati. Una scena del genere è inaccettabile – ha concluso De Martini –, ci sono le strutture pagate con i soldi dei contribuenti che potrebbero permettere di fare allevamento a norma di legge e in completa biosicurezza e invece i maiali vengono lasciati abbandonati a loro stessi, facile preda della PSA e delle tante malattie che colpiscono gli animali che non hanno mai avuto neanche un controllo sanitario”.