Gli allevatori presidiano le montagne del Gennargentu, a Desulo così come a Orgosolo, perché hanno paura che la task force della Regione possa fare ancora una volta irruzione negli allevamenti non regolarizzati per abbattere i maiali, secondo quanto disposto dall'Unità di progetto nell'ambito del piano di eradicazione della peste suina.

Gli ingressi principali che portano agli allevamenti nel cuore della montagna sono controllati e gli allevatori sono decisi ad opporsi e a bloccare qualsiasi azione dei veterinari della Asl e degli agenti del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale.

Venerdì scorso è scattata la mobilitazione, ma si trattava di un falso allarme. E la tensione resta. «I miei maiali erano rinchiusi in un recinto, mi hanno mandato via e li hanno abbattuti» dice Peppino Frau, l'allevatore a cui sono stati uccisi 23 suini proprio la settimana scorsa. «Mi chiedo il motivo per cui non sono stati prima controllati per capire se erano portatori di peste suina o meno. Che senso aveva ucciderli?».

IL BRADO È FUORILEGGE Il senso è uno solo: l'allevamento non regolare è fuorilegge, si tratti di galline o maiali al pascolo brado, sani o malati. Questione di regole. E la Regione - lo ha ribadito Alessandro De Martini, direttore generale della presidenza della Giunta - non può aprire al dialogo con chi non rispetta le regole. Il termine utile per regolarizzare gli allevamenti è scaduto il 30 novembre scorso e ora l'azione di depopolamento dei suini illegali non verrà fermata. Gli allevatori, però, chiedono che i capi suini siano controllati e, solo se malati, uccisi.

Il sindaco di Desulo Gigi Littarru esprime il suo rammarico sostenendo di essere stato lasciato solo dalle diverse istituzioni.

«Facciamo parte di una Comunità montana che non ci rappresenta in alcun modo. Nessun sindaco si è fatto sentire per supportare la nostra battaglia. Questo è un territorio completamente abbandonato. Io sindaco sono all'oscuro delle decisioni che vengono portate avanti in Regione, a Cagliari. Ho scoperto dagli allevatori che la task force dell'Unità di progetto giovedì scorso era arrivata a Desulo per abbattere nuovamente i maiali».

Giovedì, qualche allevatore si è lamentato a gran voce con il primo cittadino per quanto stava accadendo. «Ho subito e sopportato. Ho incassato e riflettuto. Potrei mollare e mandare tutti al quel paese, ma so per certo che non farei la cosa giusta. La Regione ha ribadito che dalla sconfitta della peste suina derivano solo vantaggi, ma non ha ancora detto che i sindaci in questa storia non c'entrano niente».