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Dopo il blitz dell'Unità di Progetto a Desulo sale forte la protesta anche degli agenti della Forestale che sostengono di essere impiegati impropriamente: «Veniamo utilizzati come forza di ordine pubblico ma, rispetto ai colleghi del resto d'Italia, siamo esclusi dal Comparto sicurezza e dall'ombrello protettivo riservato a tutti gli altri».
Ignazio Masala, segretario regionale del Safor (sindacato dei forestali) tocca un nervo scoperto.
«L'impiego delle guardie forestali in tali frangenti, collide con l'inquadramento giuridico del personale - scrive Masala - e quindi anche con la tipologia di formazione professionale ed addestramento. Ognuno di noi è singolarmente investito delle qualifiche di polizia di stato e di polizia giudiziaria, ma il corpo Forestale della Sardegna non è un corpo di polizia, perché non riconosciuto dallo Stato, così come nessun corpo forestale delle regioni autonome a statuto speciale».
«Quindi, pur svolgendo legittimamente tutte le mansioni dei “colleghi” dei corpi statali, la guardia forestale sarda è esclusa dal Comparto sicurezza. In varie occasioni si è stigmatizzato il fatto che gli uomini del corpo forestale siano ausiliari di polizia, quindi di fatto complementari alle forze canoniche, salvo all'occorrenza impiegarli in operazioni che sono puramente di ordine pubblico e con numeri preponderanti rispetto a carabinieri e polizia. Operando senza l'addestramento specifico, va dato risalto alla competenza dimostrata dagli uomini della forestale che a Desulo hanno evitato che la situazione degenerasse, nel silenzio della politica». ( f. le. )