"Anni di abbattimenti e un piano capillare di eradicazione e contrasto, che hanno portato enormi sacrifici e danni a tutta la filiera suinicola sarda, non hanno consentito alla nostra isola di liberarsi dall'embargo imposto a uno dei comparti più promettenti del nostro agroalimentare - attacca Confindustria del centro Sardegna - Tutta la regione resta in zona rossa nonostante gli ultimi casi di circolazione del virus nell'isola siano stati identificati oltre tre anni fa e soltanto in alcune aree ristrette e ben delimitate".

"La pubblicazione del documento dell'Unità di Progetto è avvenuta in silenzio e, complici anche gli ultimi fatti di cronaca, tra guerra in Ucraina e proteste per i rincari, non ha avuto grande rilievo pur rappresentando l'ennesima mazzata a una filiera produttiva strategica per l'economia della Sardegna - incalzano gli industriali - Il blocco dell'export è in vigore da ormai undici anni e in tutto questo tempo di restrizioni e penalizzazioni, nessuna delle proposte portate all'attenzione dagli allevatori e dalle aziende di trasformazione è stata presa in considerazione".