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“La condanna del sindaco di Desulo Gigi Littarru su esposto della Giunta regionale certifica l'inesistenza della politica regionale”, così su Facebook il primo cittadino di Ollolai Efisio Arbau con riferimento alla condanna a cinque mesi di reclusione, con la condizionale, per il reato di omissione di atti d'ufficio che gli era stato contestato per non aver ordinato la soppressione di tre maiali nell'ambito degli interventi per la eradicazione della peste suina.
Sindaco di Desulo che ha sempre respinto l'accusa, sostenendo che l'abbattimento spettava alla Regione e non a lui in quanto si trattava di allevamento irregolare.
“Alla fine – continua nel post Arbau - quando uccideranno tutti i maiali (sani) potranno continuare ad importare carne 'da casinu' per fare salsiccia e prosciutti sardi. Siccome sono tra i pochi che l'ha detto in tempi non sospetti posso ripeterlo anche oggi. Senza speranza”.
Nell’aprile del 2014, infatti, Arbau aveva presentato una interpellanza sulle azioni da intraprendere a seguito dell'entrata in vigore della decisione n. 2014/178/UE del 27 marzo 2014 della Commissione europea recante misure di protezione contro la peste suina africana.
Nella stessa interpellanza, il sindaco di Ollolai chiedeva spiegazioni e risposte al Presidente della Regione e all'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
“1)se non ritengano necessario e urgente intraprendere, presso le competenti autorità sanitarie nazionali e comunitarie, tutte le iniziative utili al fine di ottenere la sospensione immediata dell'applicazione in Sardegna delle misure di lotta contro la PSA previste nel decreto legislativo n. 54 del 2004, in quanto efficaci per contrastare una forma epidemica e non endemica della epizoozia come nel caso della PSA in Sardegna;
2) se non ritengano altresì necessario ed indifferibile, in un contesto strutturalmente rinnovato e responsabilizzato, attuare progressivamente l'implementazione delle azioni di contrasto alla PSA indicate nel report FVO;
3) se ritengano opportuno procedere al rinnovamento ed incremento del Servizio di prevenzione regionale con professionalità specifiche e con autorità effettiva di coordinamento e controllo dell'attività di prevenzione periferica e parimenti al rinnovamento delle direzioni dei Servizi di sanità animale delle 8 ASL della Sardegna;
4) se ritengano altresì opportuno avviare la predisposizione di un sistema di incentivazione per l'allevamento suinicolo sardo regolarmente accreditato e continuativamente indenne da PSA sia di piccole che di grandi dimensioni, al fine di salvaguardare le aziende esistenti e favorire la progressiva emersione e regolarizzazione delle aziende suinicole irregolari”.