“Il piano di contenimento della cornacchia grigia è fermo al palo. Ed in Provincia si ripetono continue segnalazioni di gravi danni alle colture estive”. A denunciarlo è Coldiretti Oristano che sottolinea come la presenza dei corvidi rischi di compromettere tutte le colture, in modo particolare angurie e meloni, per una stima dei danni che si aggira tra il 60 e il 70% della produzione e che rischia di compromettere l’annata produttiva delle aziende.

Come si legge in una nota di Coldiretti Oristano, “I recenti sviluppi della vicenda preoccupano ulteriormente: la Regione, attraverso l’ Assessore della Difesa dell’ Ambiente Gianni Lampis, ha sollecitato la Provincia ad attivare il Piano di Contenimento; in merito è intervenuto anche il Consigliere Regionale Emanuele Cera. La Provincia respinge le accuse di inerzia al mittente, circostanziando i motivi ostativi all’ attivazione del piano da cercare invece nella normativa nazionale e nei mancati provvedimenti della Regione. Insomma un rimpallo di responsabilità che produce un’unica certezza, anche in prospettiva: il numero dei corvidi aumenta e i lavoro nei campi viene distrutto”.

“Si tratta di una situazione che non possiamo accettare passivamente – ha dichiarato il Direttore Provinciale Coldiretti Oristano Emanuele Spanò – Il lavoro di tanti coltivatori è compromesso. Per cui abbiamo nuovamente sollecitato, attraverso una lettera, Regione e Provincia di Oristano ad avviare un tavolo di lavoro, dove Coldiretti intende recare il proprio fattivo contributo, atto alla soluzione della problematica”.

“Confidiamo – ha concluso il Presidente Provinciale Coldiretti Oristano Giovanni Murru – nella sensibilità e attenzione delle istituzioni per la risoluzione di una situazione che rischia di assumere, anche nel prossimo futuro, dimensioni ed aspetti preoccupanti”.