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“Sì, sono i piedi dolenti, bruciati, sia nella pianta che un poco sopra.
Non hanno colpe, se non quella di aver incontrato nella spiaggia di Giorgino (zona ex Villa Aresu e Carcere minorile), la paglia marina apparentemente umida, ma bensì, incandescente”.
Lo scrive il Consigliere Comunale, Marcello Polastri un un post di denuncia sui social, dopo il suo interessamento personale alla paradossale vicenda: “Mi spiace per l’immagine apparentemente sensazionalistica, che potrebbe infastidire i più sensibili, ma è fonte di un fatto realmente accaduto alle porte di Cagliari e che, in quanto tale, mi preoccupa”. Attenzione dunque per quanti di noi volessero raggiungere il bagnasciuga della spiaggia di Giorgino, per pescare ad esempio o per fare il bagno. E’ necessario informare, e agire che sotto alla “palla marina” infatti, il fuoco, (residuo di un incendio), resiste ancora. E mentre si attende una bonifica, già richiesta, auspicherei fiducioso che anche la pioggia di questi giorni possa fare la sua fondamentale parte. In natura il concetto di rifiuto (e quello di inquinamento ad esso collegato) non esiste! Essa tutto riparata, ed eventualmente riutilizza o al limite, trasforma in nuova materia. Temo che però le micro-macro-plastiche e le sostante che potrebbero aver impegnato la “paglia marina”, vadano analizzate, meglio ancora, se presenti, eliminate”