La Sardegna, terra dei centenari e della qualità della vita, accoglie il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping. Una visita privata, da quest'oggi fino a domani mattina, voluta personalmente dal presidente cinese che ha scelto la nostra terra per effettuare uno scalo tecnico prima di proseguire il suo viaggio per il Perù.
 
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru accoglierà il Capo di Stato cinese e la sua delegazione all'aeroporto di Elmas, alle ore 13:20. Tappa successiva è il complesso archeologico di Nora, dove la Regione Sardegna insieme alla Soprintendenza ai Beni Archeologici e Culturali e al Comune di Pula ha organizzato la visita del sito archeologico. L'accoglienza punta su tre elementi di forza: identità cultura e tradizione, con l'esibizione di gruppi folk, mamuthones e suonatori di launeddas; produzione artigianale con allestimento di una esposizione lungo il percorso delle rovine romane; agroalimentare, con una rassegna di tutti i prodotti che esportiamo in Cina ovvero vini, latte, olio, acqua e pasta.
 
"Il rapporto della Sardegna con la Cina è molto solido e si sta intensificando anche dal punto di vista commerciale ed economico, soprattutto nei settori Ict e agroalimentare", sottolinea il presidente Pigliaru. "Pensiamo a Huawei, gigante dell'alta tecnologia che ha scelto il parco tecnologico di Pula per i suoi investimenti di oltre 20 milioni di euro. O ad Alimenta, che in Cina esporta il 95% della sua produzione di latte ovino in polvere per neonati e che grazie a un accordo societario con la cinese Blu River Dairy ha programmato investimenti per 40 milioni nei prossimi 10 anni in Sardegna. Per noi è un grande onore ospitare nella nostra terra il presidente Xi Jinping, ed è un'occasione per far apprezzare qui le nostre eccellenze e creare i presupposti per altri importanti accordi commerciali. Entro la fine dell'anno il laboratorio Huawei sarà operativo, abbiamo rilanciato il gemellaggio con l'isola di Hainan e con la missione di maggio in Cina abbiamo avviato altre importanti prospettive. Vogliamo affermare il nostro export - conclude Francesco Pigliaru - attrarre investitori internazionali, far arrivare turisti cinesi che qui troverebbero ambiente e qualità della vita unici al mondo".