“Chiuso il laboratorio di analisi del Santa Barbara di Iglesias. Tutto sotto ferragosto con un atto scellerato della Regione”.

Lo ha denunciato il leader di Unidos, Mauro Pili riferendosi alla decisione dell’Ats Sardegna del 13 agosto scorso di chiudere il laboratorio di analisi del Santa Barbara di Iglesias: “Una decisione furtiva – dice Pili - che si configura come l’ennesimo attentato alla salute pubblica del Sulcis. La decisione assunta dall’assessorato regionale della Sanità e dalla azienda sanitaria regionale di chiudere il laboratorio analisi del Santa Barbara di Iglesias è l’ennesimo atto il responsabile di una sanità ormai allo sfascio. Un piano premeditato che avevo denunciato nei mesi scorsi prima con il crollo del soffitto e nei giorni scorsi con la mancanza dei reagenti nei laboratori. Tutto questo – prosegue Mauro Pili - conferma la spregiudicatezza dell’assessore regionale della sanità e della sua mano armata Moirano che agiscono sotto Ferragosto proprio per segnare in modo eloquente la spregiudicatezza e irresponsabilità dell’atto. Quel che più fa riflettere è il silenzio delle istituzioni delle forze politiche dopo le mie reiterate denunce che avevano smascherato il piano di Arru e compagni. Vi è un progetto sul larga scala che vede la chiusura dei distretti pubblici di analisi e che coinvolge molti laboratori privati ceduti a società straniere. La decisione di chiudere il 13 agosto il laboratorio del Santa Barbara conferma le mie denunce dei mesi scorsi e lasciano comprendere che forze politiche ben individuate abbiano pianificato tutto questo con silenzi complici e finte sceneggiate. Le ridicole rassicurazioni sul crollo del laboratorio di Iglesias che doveva restare nascosto e i silenzi sulla mancanza di reagenti per le analisi sono la dimostrazione che abbiamo a che fare con una classe dirigente irresponsabile e complice di questo disastro della sanità pubblica a partire dal Sulcis Iglesiente. La chiusura dei laboratori si configura come interruzione di pubblico servizio e come tale deve essere perseguito in ogni sede. Se nelle prossime ore non interverrà la revoca di tale folle decisione trasmetterò alla Procura della Repubblica l’ennesimo esposto per interruzione di pubblico servizio. Arru e tutti suoi compagni di partito che lo coprono sono i veri responsabili di questo ennesimo misfatto contro la salute dei sardi. Sono loro che vanno perseguite e contrastati senza indugi”.