PHOTO
“Al Brotzu di Cagliari sono a rischio le partorienti più gravi. I medici parlano esplicitamente: si configura una condizione di rischio per le gravide ricoverate. A metterlo nero su bianco sono i medici del reparto di ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Michele di Cagliari. Una lettera verità che denuncia una situazione che sta mettendo a repentaglio la vita stessa dei pazienti. Il caso che ha fatto traboccare il vaso si è verificato ieri quando una delle due ostetriche in turno risultava impegnata nell’assistenza in sala travaglio e parto e l’altra assegnata al reparto si è dovuta spostare ripetutamente nel pronto soccorso eseguendo ricoveri e consulenze urgenti.
Lo ha detto poc’anzi leader di Unidos Mauro Pili denunciando la situazione del reparto di ostetricia dell’ospedale Brotzu di Cagliari.
Tutto questo sino a quando non si è presentato il caso urgente di un taglio cesareo che ha costretto l’ostetrica ad abbandonare di nuovo il reparto per preparare il campo operatorio e sostituire il personale di sala operatoria reperibile fino all’ora di arrivo. Tutto questo perché è risultato assente per la maggior parte del turno la figura professionale che è preposto alla sorveglianza delle pazienti gravide, nella maggioranza dei casi affette da patologie ostetriche ad alto rischio. L’infermiera che coadiuva l’assistenza nel reparto di ostetricia a nessun titolo può sostituire la figura professionale dell’ostetrica che a tutti gli effetti è responsabile della sorveglianza delle gravi patologie.
La presenza di due sole ostetriche in servizio non è un evento eccezionale ma oramai quasi una costante della turnazione ordinaria e pertanto la condizione di alto rischio risulta permanente. I medici sono espliciti: la mancata sorveglianza può configurare situazioni di pericolo ritardo nell’assistenza per le gravide ricoverate. Un vero e proprio scandalo, l’ennesimo di una sanità governata da incapaci e irresponsabili che millantano efficienza e riforme quando invece la realtà è un rischio quotidiano per pazienti e operatori.
Il disastro del reparto di ostetricia del Brotzu è la conferma della spregiudicatezza con la quale si sta gestendo la sanità pubblica in Sardegna. Non solo si chiudono gli ospedali dei territori ma risultano a rischio anche i reparti più delicati di un’azienda sanitaria come quella del Brotzu.
Aver lasciato il reparto scoperto della sorveglianza ostetrica è un fatto grave che configura reati penali che vanno come tali segnalati alle stesse autorità inquirenti. Non solo c’è il rischio per le partorienti ma quella stessa dei nascituri. Questa situazione deve cessare, se necessario con l’intervento delle autorità superiori preposte.
La lettera denuncia dei medici rivolta ai vertici sanitari è la conferma di tutte quelle denunce che da tempo ho reso pubbliche proprio per evitare che l’omertà e silenzio possono fare danni maggiori di quelli già provocati da questa giunta regionale alla sanità sarda”.