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“Liste d’attesa di 2400 pazienti, senza assistenza e senza speranza. Una Regione incapace di dare assistenza a migliaia di pazienti abbandonati ora vorrebbe farsi carico dei 3500 pazienti dell’Aias, già assistiti e curati. Siamo dinnanzi a dichiarazioni farneticanti dell’assessore regionale della sanità, incapace di dare risposte ai 2400 pazienti in lista d’attesa figuriamoci ai pazienti Aias. Siamo al ridicolo se la questione non fosse drammatica per pazienti, familiari e personale.
Lo ha dichiarato il leader di Unidos Mauro Pili divulgando i dati della lista d’attesa dei pazienti affetti da gravi patologie che attendono una risposta sanitaria che la Regione non è stata in grado di fornire.
Stiamo parlando di proposte destituite di ogni fondamento tecnico, giuridico ed economico proprio perché chiunque con un minino di intelligenza capirebbe che i 1500 dipendenti dell’Aias non possono essere assunti dalla Regione senza un regolare concorso pubblico e soprattutto che la Regione non può farsi carico di 3500 pazienti considerato che le liste d’attesa censite per strutture eroganti fanno emergere un dato di 2423 pazienti che ancora attendono le cure sanitarie.
Appare evidente a chiunque che la pseudo proposta di Arru è semplicemente il tentativo maldestro di mettere l’Aias spalle al muro per favorire l’ascesa di soggetti privati, vicini al partito democratico, vedasi cooperative rosse o società francesi”.
“I dati che emergono dalla lista d’attesa predisposta dal tavolo tecnico degli erogatori privati ex articolo 26 – sostiene Pili - fanno emergere un dato impressionante: migliaia di pazienti sardi sono senza cure per l’incapacità della Regione di fornirgli la necessaria assistenza. Basterebbe questo dato per far comprendere quanto sia campata per aria l’azione della Regione, senza alcuna razionalità e un minimo di buon senso. Si agisce per colpire, per distruggere, piuttosto che costruire e dare servizi.
Ci sono strutture come CTR (566 pazienti in attesa) Aias (565 pazienti in attesa, il Centro San Biagio( 313 pazienti in attesa) e altre ancora che hanno richieste di assistenza per complessivi 2423 pazienti che non
possono soddisfare per i limiti imposti dalla Regione.
E ora siamo dinanzi alla demenziale affermazione che la regione vorrebbe occuparsi dei pazienti Aias.
Solo un incompetente e improvvisato assessore della sanità può proporre il subentro pubblico nella gestione dell’Aias. È evidente – prosegue il leader di Unidos - che nessuno ha spiegato all’assessore che non esistono normative dello Stato che prevedono l’esproprio di partito e che pertanto qualsiasi procedura che vorrà mettere in atto avrà solo un risultato: devastare l’assistenza ai pazienti e alle loro famiglie.
C’è un solo modo per interrompere questa deriva cialtronesca nella governance della sanità sarda: sarebbe bastato pagare all’Aias tutto quanto gli è dovuto in base a sentenze di pignoramento e pagare regolarmente le spettanze al fine di garantire gli stipendi ai lavoratori dell’Aias. In realtà l’obiettivo dell’assessore è proprio quello del soffocamento dell’Aias per perseguire altre soluzioni gestionali più consona al proprio partito.
Solo degli incompetenti possono credere ad affermazioni talmente infondate come quella di farsi carico dei 1500 dipendenti e dei 3500 pazienti dell’Aias. Ignorare le più elementari regole del convenzionamento pubblico-privato e far finta che non esistono le regole per il reclutamento del personale in un ente pubblico significa essere incapaci e irresponsabili. Tutte queste azioni, insieme allo sfascio della sanità a tutti i livelli, - ha concluso Pili - devono essere contrastate in tutti i modi, a partire dalla denuncia di farneticanti proposte destituite di ogni fondamento”.