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Un "cuile" è stato distrutto dalle fiamme, nei giorni scorsi, sul Supramonte di Dorgali. Le tipiche costruzioni pastorali, dette anche "pinnettas", dalla forma circolare e copertura di frasche, sono una delle caratteristiche più suggestive delle campagne del centro Sardegna.
A denunciare l'accaduto è Fabrizio, che con un lungo post su Facebook si scaglia contro i visitatori improvvisati. Sempre più persone, infatti, si avventurano nei sentieri del Supramonte praticando comportamenti scorretti che generano disagi e causano danni. Il cuile andato in fumo, detto de tziu Raffaele, sorgeva nell'altipiano di Doinanicoro.
"Vorrei ringraziare pubblicamente quel cretino che si è reso protagonista di questo bellissimo gesto - si legge nel post -. Si! sei un cretino. Non so il motivo del perché l’hai fatto, magari non l’hai fatto in modo volontario ed è del tutto involontario, ma l’hai fatto e quindi sei un emerito cretino. E sei un cretino perché se non sai andare in montagna, stai a casa…..fai meno danno! Sei un cretino perché se non sai quali sono le regole del Supramonte o comunque della montagna in generale, stai a casa…..fai meno danno! Sei un cretino perché se non sai come si fa il fuoco in montagna o dentro una capanna, stai a casa….fai meno danno!".
"Se non sai - prosegue la lunga denuncia -, abbi almeno il buon senso di imparare chiedendo a chi ne sa più di te oppure fatti accompagnare da persone più esperte di te. Non si finisce mai di imparare! Di persone come te ne facciamo pure a meno. Forse non hai capito che il Supramonte (e qualunque località) non è casa tua e non devi andare a fare quello che ti pare, devi conoscere le regole, quelle antiche, quelle dettate dai nostri vecchi che ancora oggi valgono più delle regole scritte. Questo anche perché ciò che tu hai trovato è bello che lo trovino quelli che vengono dopo di te. E’ bello che un domani le cose che hanno attirato te e magari ti hanno anche emozionato, emozionino anche altre persone. Quello che tu hai bruciato, è patrimonio del mondo ed è bello che un domani anche i nostri figli e il resto del mondo, ne possano godere".
"Per noi il problema è che il Supramonte è diventato terra di nessuno. E’ diventato la sala giochi di troppe persone libere ed incontrollate come te che fanno il bello e il cattivo tempo".
Poi un commento sulla rete dei sentieri, un progetto che secondo Fabrizio "va benissimo, è bellissima. E’ giusto che tutti vadano in montagna e siccome è patrimonio di tutti, ognuno deve goderne. C’è solo un piccolo dettaglio che a troppi sfugge: prima di realizzare una rete di sentieri come questa dove tutti possono andare liberi ed incontrollati in montagna, andavano studiate le regole di fruizione e poi andava studiata un’azione di controllo".
"Aprire dei sentieri senza controllo con la convinzione che questo porta sviluppo e valorizza, è la più grande fesseria che si possa fare perché oggi più che mai abbiamo l’ennesima conferma che invece porta solo distruzione. Io dico si alla rete dei sentieri, si alla libertà in montagna, ma con regole e controllo".