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Non ci sarà nessuna paradura per Matteo Boe. L'iniziativa proposta da Gigi Sanna, leader degli Istentales, è naufragata in poche ore a causa delle polemiche scatenate dagli utenti del web.
“Con questa iniziativa vogliamo offrire una seconda possibilità anche a chi ha commesso errori e pagato il conto alla giustizia. Per la prima volta da quando l’abbiamo riportata in auge con Prociv Italia e Coldiretti, sa paradura assume forse il suo significato più ampio, ovvero parare-riparare, cioè offrire una seconda possibilità di ricominciare da capo». Così Gigi Sanna, voce degli Istentales, aveva presentato la nuova iniziativa della band nuorese.
L’idea era quella di donare all’ex bandito di Lula Matteo Boe 15 delle 50 agnelle nate a Cascia, dove il 1° aprile 2017 una delegazione di pastori sardi portò dall’Isola mille pecore consegnate a un gruppo di allevatori le cui aziende erano state messe in ginocchio dal terremoto.
Una buona parte del popolo del web, però, non ha gradito l’annuncio di Sanna e sui social si è scatenato un vespaio di polemica.
La figura di Matteo Boe è una delle più controverse della storia del banditismo in Sardegna. Condannato a 20 per il sequestro del piccolo Farouk Kassam, al quale durante la prigionia venne anche mozzato un orecchio, Boe ha ritrovato la libertà il 25 giugno del 2017 dopo aver scontato la pena.
A fronte delle polemiche, sulla pagina Facebook degli Istentales è comparso un nuovo messaggio: “I sardi hanno un’anima che è dettata dalla storia dei propri avi con culture e tradizioni. Oggi, dopo tutte le polemiche, abbiamo deciso di revocare il gesto più arcaico e rappresentativo della comunità sarda all’uomo Matteo Boe. Non possiamo permettere che i leoni di tastiera infanghino e soprattutto denigrino la persona umana strumentalizzando un gesto che, dalla notte dei tempi, appartiene al popolo sardo. Scusa Matteo… non metto in galera un sardo libero”.
Le agnelle nate in Umbria torneranno comunque in Sardegna, la cerimonia per “Sa Paradura di ritorno” è prevista per il 29 agosto ed è inserita nel calendario della Festa del Redentore di Nuoro, all’interno della fiera agroalimentare di Campagna Amica della Coldiretti che si aprirà alle ore 18 in piazza Italia.
Dalle parole del legale di Matteo Boe, l’avvocato Annarita Mureddu, a La Nuova Sardegna, si evince che lo stesso Matteo Boe avrebbe declinato l’invito per Sa Paradura. Riconoscendo la “generosa offerta qual è sa paradura”, l’avvocato Mureddu precisa infatti che Boe “non ha gradito la ribalta mediatica e non è interessato a comparire, né ad alcuna forma di pubblicità”.