Scuole, università, musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi di cultura comunque interessati da consistenti flussi turistici. Il nuovo regolamento di polizia e di sicurezza urbana per ventiquattro aree di Cagliari prevede il Daspo come per gli stadi: sanzione in caso di violazione delle norme, allontanamento e divieto di tornare sul "luogo del delitto". È una delle misure previste dal nuovo documento approvato in Giunta e presto al vaglio di commissioni comunali e assemblea civica.

"Un provvedimento urgente e necessario - ha detto in conferenza stampa il sindaco Paolo Truzzu - visto che l'ultimo regolamento risale al 1931". Tra gli articoli anche quello relativo al divieto di bivacco e accattonaggio. Con un appello del sindaco ai cittadini: "Capisco il buon cuore, ma non fate più l'elemosina. Tutte le situazioni di disagio sono monitorate dal Comune. Chi sta in strada rifiuta un tetto o il nostro aiuto. L'elemosina paradossalmente - ha chiarito Truzzu - non aiuta chi vive queste situazioni ad uscire dallo stato di disagio in cui si trova".

I controlli saranno più stringenti grazie all'arrivo di altri sessanta agenti della polizia municipale. Tra i divieti quello di consumare bevande lontano dai luoghi di somministrazione dati in concessione ai locali: una mossa contro la mala movida di solito combattuta a suon di ordinanze. Regolamento duro anche con i parcheggiatori abusivi che sollecitano il pagamento di un dazio per i posteggi. Sotto tutela, poi, il litorale del Poetto con il no alla plastica mono uso e alle sigarette.

"Si tratta di divieti che tutelano la fruibilità della città da parte dei cagliaritani", ha sottolineato il sindaco. Soddisfatto il comandante della polizia locale Guido Calzia: "È un regolamento che ci consentirá di lavorare meglio, snello, per i piccoli e grandi problemi di Cagliari. Non si poteva rimanere fermi a 90 anni fa".