Era il 17 Novembre del 1943, quando diciotto giovani avieri sardi furono catturati da reparti di SS tedeschi, vicino a Capranica, in provincia di Viterbo. Erano soldati cosiddetti “Sbandati” che, dopo l’armistizio dell’8 settembre, non sapevano dove andare ed a quali ordini rispondere. I militari sardi furono così portati in località Montefosco, nel territorio comunale di Sutri dove vennero prima mitragliati alle spalle e poi finiti con un colpo alla nuca.

Tra i diciotto, si salvò solo Fernando Zuddas, originario di Sardara che riuscì a fuggire nonostante le ferite e fu soccorso da due abitanti del paese grazie ai quali poté sopravvivere e raccontare i fatti. Gli altri militari sardi uccisi dai tedeschi, a parte cinque di loro che ancora non hanno un’identità, vennero identificati.

Erano Piero Contini di Oristano, Giuseppe Canu di Dorgali, Giuseppe Deroma di Osidda, Sebastiano Pinna di Osidda, Pietro Barcellona, e Pasqualino Mereu di Oristano, Efisio Piras di Iglesias insieme ai ploaghesi: Nino Me, Giovanni Mezzettieri, Salvatorico Cossiga, G. Battista Mulas, Gavino Pilo. 

Per commemorare le vittime dell’eccidio a 75 anni di distanza, una delegazione ploaghese capitanata dal Sindaco Carlo Sotgiu e composta anche dalla Banda musicale di Ploaghe diretta dal maestro Antonio Garofalo, autrice brano dedicato ai martiri di Sutri, e dai familiari delle vittime, sarà domani nella cittadina laziale. 

Per l’occasione, Sotgiu e il Sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi sveleranno sveleranno una targa in ricordo dei cinque avieri ploaghesi uccisi per suggellare l'amicizia fra le due comunità unite dalla tragedia.