"La Sardegna non può sostenere e ancor meno accettare un taglio di 500 milioni sulle risorse del Pnrr. A rischio decine di progetti e la tenuta sociale ed economica dell’isola. Intervenga la Presidente Meloni". L’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta l’allarme generato dalla notizia del taglio di 500 milioni fatto dal Governo su circa 1,4 miliardi di euro assegnati dal Pnrr alla Sardegna per le 6 missioni del Piano Nazionale. 

"Ancora una volta piove sul bagnato - prosegue -. E una regione che già paga lo scotto dell’insularità rischia di perdere ulteriore competitività su innovazione, digitalizzazione, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione, inclusione e sanità. Solo per fare alcuni esempi Sassari rischia di perdere 22 milioni e Alghero 9,7 milioni per 4 progetti". L’esponente politico evidenzia che è inverosimile che questo definanziamento possa essere compensato con fondi del Fsc, che peraltro richiedono una quota di cofinanziamento a carico dei Comuni e della Regione. 

"Sono convinto che siano del tutto strumentali e ingenerose le accuse di corresponsabilità fatte da taluni nei confronti della Regione. Che, invece, su questa materia ha dimostrato grande reattività con l’Assessore della Programmazione Fasolino in prima linea - punta il dito l’ex sindaco di Alghero -. Occorre, invece, che tutte le forze politiche sarde si dimostrino responsabili e si compattino in una azione corale che spinga la Presidente Meloni a ritornare sui suoi passi e a rivedere la sforbiciata che mette Ko una Regione già di per sé debole. Anche perché l’orizzonte di grandi riforme fiscale, costituzionale, giustizia, scuola, emergenza abitativa e infrastrutture della Presidente Meloni non possono vedere la Sardegna in qualità di triste spettatore in 'brache di tela'", chiude Tedde.