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“Nel 2012 sono iniziati i lavori di riqualificazione del lungomare Poetto finanziati dalla precedente Giunta Floris e conclusi nel 2016 durante il primo mandato Zedda, dopo la riqualificazione del lungomare sono stati cancellati 1500 posti auto”.
E’ ferreo l’esponente di palazzo Bacaredda, Raffaele Onnis: “Un duro colpo – dice - se si considera che, complessivamente, comprese le aree decentrate di marina piccola (700), dell’Ottagono (700) e degli stabilimenti balneari privati (600), i parcheggi sono all’incirca 4000. Da una parte l’amministrazione dichiara di non avere ridotto il numero di parcheggi, ma addirittura di averne realizzato dei nuovi, dall’altra i numeri non lasciano spazi ai dubbi. L’ultimo comunicato dell’amministrazione è di qualche mese fa, con l’ausilio di un video spot nel quale si annunciano in pompa magna nuove aree di sosta, ma in realtà sono sempre le stesse storiche che si stanno riasfaltando e rintracciando, per giunta con i lavori iniziati all’inizio dell’estate e che tuttora perdurano andando ad amplificare il già grave disagio. Nel quadro già allarmante si inserisce un problema di gravità assoluta, i parcheggi per i disabili sono pochi, mal distribuiti o totalmente assenti in ampi tratti, come quello di un chilometro e mezzo, che va dalla VI fermata al litorale di Quartu. Ho fatto personalmente un censimento via per via dello stato dei luoghi classificando le aree di sosta e inquadrandole in un contesto generale.
La “spiaggia dei centomila” – prosegue Onnis - offre un potenziale di accoglienza straordinario ma è per vasti tratti inaccessibile ai disabili e la fruizione generale è pesantemente condizionata dall'assenza di parcheggi. Ho presentato la proposta per realizzare 1500 nuovi parcheggi - nelle aree incolte ed inutilizzate (> 50.000 mq) adiacenti all’Ippodromo, 350 NUOVI parcheggi - trasformando l’attuale due corsie dall’Ospedale Marino alla V fermata in mono corsia come era in passato, con un totale di 1850 nuovi stalli. Questi andrebbero ad aumentare notevolmente l’offerta in una zona dove la sezione dell’arenile è la più ampia di tutto il litorale e si trova al momento priva di stalli per la sosta”.