E' polemica a Orgosolo, dove numerosi cittadini non hanno accolto con piacere l'installazione di una imponente statua raffigurante la beata Antonia Mesina all'ingresso del paese.

La statua è dedicata alla giovane dell'Azione Cattolica, riconosciuta come "martire della purezza" dalla Chiesa, che il 17 maggio 1935 venne uccisa mentre si opponeva a un tentativo di violenza. Antonia Mesina venne beatificata d Giovanni Paolo II  il 4 ottobre 1987.

Nata come omaggio a un'orgolese illustre, l'opera ha però scontentato molti suoi concittadini che ne mettono in dubbio il valore artistico.

"Non è un bel biglietto da visita - osservano in tanti -, non ricorda neppure le immagini della santa che si sono conservate". Qualcuno propone lo smantellamento della statua, altri chiedono che venga almeno rimossa dall'ingresso del centro abitato e spostata da qualche altra parte.

Nei giorni scorsi Francesco Mereu, uno studente di Orgosolo che vive a Milano, ha lanciato una raccolta firme su change.org per chiedere la rimozione dell'opera.

"Orgosolo, a partire dagli anni '70, ha ottenuto la fama di paese dei murales - si legge nella petizione - e di museo a cielo aperto, grazie alle opere di Del Casino e di artisti locali. Grazie ai murales è cresciuto il turismo e ogni anno il piccolo centro della Barbagia è visitato da decine di migliaia di visitatori. A rovinare il biglietto da visita di Orgosolo è una scelta di cattivo gusto, che lascia perplessi buona parte dei cittadini: una statua di dubbio valore artistico, in abito tradizionale, che dovrebbe rappresentare la Beata Antonia Mesina. Chiediamo al comune che la statua venga rimossa dall'ingresso e spostata in un'altra località lontana dal centro abitato o smantellata". 

Il sindaco del paese, Dionigi Deledda, dal canto suo replica: "Non vedo motivo per cui dobbiamo smantellarla. Rappresenta la nostra beata Antonia Mesina, penso che quello che rappresenta vada oltre tutto il resto". Il primo cittadino spiega: "Penso che se ci sarà una proposta migliorativa la si potrebbe valutare".