"In merito alle dichiarazioni sui numeri delle telefonate effettuate per le chiamate destinate alla vaccinazione dei soggetti affetti da disabilità gravi e soggetti ad elevata fragilità, è importante chiarire che il numero comunicato dal CUP WEB di ATS Sardegna, pari a 14.413 telefonate con 3.274 prenotazioni corrisponde a dati veri, certificati e rendicontabili. Solo poco più di 3000 hanno risposto alla chiamata, il che vale a dire che molti pazienti hanno rifiutato il vaccino". E' quanto si legge nella nota stampa dell'Ats Sardegna.

“Si tratta di un target difficile da raggiungere, che deve essere raggiunto con la collaborazione di tutti i medici di medicina generale, come avviene in tutte le altre Regioni – dichiara Massimo Temussi Commissario Straordinario ATS ARES Sardegna. - La comunicazione dei dati non voleva certo essere un atto di accusa a  tutti coloro che, a vario titolo e ciascuno secondo le proprie motivazioni, hanno rifiutato la vaccinazione; piuttosto una dichiarazione che lascia intendere la necessità di una maggiore attenzione verso questi target e anche una ridefinizione del percorso per raggiungerli.  I rifiuti sono stati molti e svariati, ma i soggetti ad elevata fragilità, in particolare tutti coloro che rifiutano perché necessitano di un consulto specialistico o perché allettati, non possono certo essere oggetto di strumentalizzazioni”.

Nello specifico, fa sapere l'Ats, su oltre 14 mila telefonate 3274 pazienti hanno accettato la vaccinazione; per la restante parte, alcuni hanno rifiutato di vaccinarsi, una parte ha chiesto di non fare il vaccino nell’immediato o necessita di un consulto con lo specialista di fiducia o ha richiesto il vaccino a domicilio. Sono ricompresi in questa restante quota anche i numeri errati, inesistenti o di persone che si sono spostate negli ultimi anni dall’Isola.