“L’assordante silenzio da parte della Provincia di Nuoro sulla vicenda del Ponte di Oloè corre il rischio di produrre ulteriori danni alla collettività olianese”. Inizia così la nota del Consigliere regionale dei Riformatori Luigi Crisponi sull’annosa questione del viadotto sequestrato dal Tribunale di Nuoro.

“A seguito del finanziamento da 4.117.000 euro, deliberato dalla Regione Sardegna lo scorso 23 Gennaio – spiega Crisponi -, si attendeva una pronta convocazione da parte dell’Amministrazione provinciale di un tavolo istituzionale dei soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda per passare una volta per tutte dalle parole a fatti concreti che liberino la cittadina dalla terribile quanto assurda chiusura del transito veicolare sul ponte”.

“Insomma – prosegue il consigliere - ci troviamo davanti a un timido spiraglio che corre il rischio di rimanere chiuso per l’inazione dell’Ente nuorese a cui va addebitato anche l’incomprensibile mancata presentazione della documentazione per la richiesta di dissequestro al Tribunale del capoluogo. A questo punto auspico che il Prefetto di Nuoro Carolina Bellantoni che ha già mostrato ampia sensibilità e attenzione al riguardo voglia convocare un vertice con tutti gli enti e istituzioni interessate con cui affrontare in modo chiaro e trasparente le criticità che frenano l’operato dell’Ente proprietario del viadotto e assicurare una svolta in questo frangente”

“Giova ricordare - conclude Crisponi - che per superare il disagio patito dal blocco della Sp 46 non può bastare la pur positiva soluzione tampone dell’apertura della strada di Perunebbas, dal momento che vi sarà consentito solo il transito dei mezzi di piccola cilindrata, escludendo i mezzi pesanti  e fra questi in vista dell’imminente stagione turistica camper e bus turistici. Purtroppo spiace aver registrato che mentre tutta la Sardegna nella scorsa stagione ha potuto sorridere per i numeri da record del movimento turistico, gli unici ad aver patito numeri negativi e un gravissimo danno economico sono stati gli operatori turistici e commerciali olianesi con minori presenze nelle strutture ricettive e della ristorazione, con meno visitatori alle sorgenti di Su Gologone, e purtroppo con le conseguenti riduzione di vendite nell’indotto del commercio e delle produzioni locali”.