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“Rilanciare il traffico container a Cagliari ed in Sardegna” è l’obiettivo dell’avviso pubblico per la concessione del Porto Canale.
Una vera e propria call internazionale con l’intento di assentire in concessione, per lo svolgimento dell’attività di movimentazione dei container, la gestione del compendio composto 1.600 metri lineari di banchina (con possibilità di allungamento così come previsto all’interno del Piano regolatore), 16 metri di fondale e quasi 400 mila quadri di piazzale, 6 cabine elettriche, 3 fabbricati destinati ad uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature, oltre che un Punto di Ispezione Frontaliero.
Nel pacchetto è anche presente un parco gru e mezzi per la movimentazione che potrebbero essere messi a disposizione, previo contratto di locazione o di acquisto, dal Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari.
Ulteriori punti di forza per la nuova gestione saranno il collegamento alla Zona Economica Speciale di oltre 1.600 ettari, per la cui istituzione si è in attesa della firma del Decreto istitutivo, e la Zona Franca Doganale interclusa, sulla quale sono in corso gli interventi di perimetrazione ed infrastrutturazione dei primi 6 ettari.
La domanda dovrà essere all’Autorità di Sistema Portuale entro il 28 febbraio dal sito internet www.adspmaredisardegna.it (sezione demanio) e sarà pubblicata per 60 giorni.
In caso di più proposte, sarà cura dell’Ente, con la nomina di apposita commissione, individuare quella più in linea con la vision dell’AdSP. La concessione non potrà superare i 50 anni, te non sarà soggetta a rinnovo automatico L’importo del canone annuale è pari a poco più di 2 milioni di euro, al quale si aggiungerà una parte variabile soggetta a riduzione, in dipendenza dei volumi di traffico che il nuovo terminalista registrerà.
“Con l’avviso che in questi giorni abbiamo pubblicato sulle Gazzette italiana ed europea, sul nostro sito istituzionale nonché su quotidiani e riviste internazionali avviamo una nuova stagione per il rilancio del Porto Canale di Cagliari – ha dichiarato Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Riteniamo sia una stimolazione allettante per il mercato, con l’introduzione di parametri di valutazione che premiano piani industriali improntati alla crescita dei traffici, al riassorbimento della forza lavoro, riduzione dell’impatto ambientale, innovazione tecnologica e promozione del traffico contenitori sui mercati esteri. Oltre ciò, va tenuto in considerazione quello che abbiamo denominato pacchetto insediativo: Zes, Zona Franca Doganale Interclusa, vicinanza all’Hub per il bunker marittimo della Saras, tasse di ancoraggio azzerate. Strumenti in grado di contribuire alla creazione delle migliori condizioni necessarie per un rilancio efficace e rapido dei traffici container nello scalo cagliaritano”.