Un'affollatissima assemblea per un vero e proprio grido di aiuto: un appello dei lavoratori diretti alle istituzioni e ai sindacati: "Non dimenticatevi di noi, gli operai degli appalti!".

Come riporta ANSA, la vertenza della Portovesme srl non è affatto chiusa: l'azienda ha fatto slittare la fermata della linea del piombo sino al 1° febbraio e per ora pare scongiurata la cassa integrazione per i 200 diretti, ma a rischio ci sono circa 800 operai che quotidianamente operano all'interno della Portovesme srl per  altre opere, come ad esempio le manutenzioni.

Soprattutto metalmeccanici, ma anche chi si occupa di altre mansioni, dalla logistica ai servizi, si sono ritrovati tutti assieme davanti ai cancelli della fabbrica nel polo industriale di Portoscuso dopo che i loro rappresentanti sindacali non hanno potuto partecipare al vertice della settimana scorsa a Villa Devoto.

"E' una battaglia comune e se si vuole dare più forza a questa vertenza è bene essere uniti - dice all'ANSA Renato Tocco della Uilm, del Sulcis - Noi dobbiamo essere ai tavoli dove si discute il futuro di questo impianto e i lavoratori devono essere considerati alla stregua degli altri. Non ci sono operai di serie A e di serie B anche perché l'obiettivo è comune ed è stato ribadito con forza anche in questa assemblea: la fabbrica non si tocca".