L’agricoltura paga un tributo pesante in termini di perdite e disagi. Ancora una volta la furia dell’acqua ha inondato i campi dalla Baronia al basso Oristanese, dal Medio Campidano all’Ogliastra e Sarrabus. La situazione più critica tra Nuorese e Baronia dove da ieri mattina si vive in piena emergenza e si sta lavorando per mettere in sicurezza gli animali, in particolare le pecore che in questi giorni stanno figliando.

Bitti, Lula, Dorgali, Oliena, Nuoro, Valle del Cedrino (Galtelli, Irgoli, Onifai, Loculi, Orosei), oltre a Torpè, Siniscola e Posada sono i territorio più colpiti.

Dal monitoraggio effettuato da Coldiretti Nuoro Ogliastra “i danni sono davvero ingenti – spiega il presidente provinciale Leonardo Salis - ci sono tantissime strade rurali e ponti distrutti che hanno isolato gli ovili. Molte aziende sono rimaste senza corrente elettrica, non possono utilizzare le mungitrici e sono senza acqua non potendo utilizzare i pozzi. Ettari ed ettari di erbai dilavati. Scorte di foraggio e mangime bagnate, stalle allagate in alcune delle quali c’erano le pecore figliate. Cosi come sono state invase dall’acqua altre strutture e mezzi agricoli.”.

La furia dell’acqua non ha risparmiato neppure le campagne dell’Ogliastra e del basso oristanese “in particolare il terralbese – dice il presidente di Coldiretti Oristano Giovanni Murru dove ci sono diversi campi allagati: i terreni non sono riusciti ad assorbire l’ingente quantità di acqua caduta in un arco temporale ristretto”.

Anche nel triangolo tra Villacidro, San Gavino, Guspini e Gonnosfanadiga “ci hanno segnalato campi dilavati ed allagamento di capannoni e fienili per via dello straripamento dei fiumi – racconta il presidente provinciale di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas -. Mentre Castiadas è stata colpita da una grandinata le cui conseguenze si potranno conoscere nei prossimi giorni”.

Meno colpito il Nord Sardegna dove qualche perdita c’è stata nel Goceano, in Gallura e nella Valle del Coghinas con allagamento di qualche campo di carciofi.

“Il primissimo e approssimativo bilancio è già molto pesante – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Quella più grave e incommensurabile è la perdita delle vite umane. I primi rilevamenti avuti dal nostro monitoraggio ci dicono che ancora una volta la campagna paga uno dei tributi più pesanti. Bilancio di danni che sappiamo essere destinato a salire. In questo momento allevatori e agricoltori sono concentrati a limitare i danni e mettere in sicurezza le aziende. Nei prossimi giorni avremo un quadro più preciso che sappiamo già essere molto più pesante”.