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Lunedì in Procura, a Cagliari, saranno ultimati gli interrogatori delle persone informate sui fatti del pranzo di Sardara e a quel punto il presidente Christian Solinas potrebbe decidere quali provvedimenti prendere nei confronti dei commensali riferibili all'amministrazione regionale.
Secondo l’articolo 50 della legge regionale 31 del 1998 : l'eventuale provvedimento disciplinare deve essere contestato entro dieci giorni da quando si è avuta notizia del fatto, come è emerso anche dal dibattito in Consiglio regionale di giovedì, trascorsi i quali resta la possibilità di revocare i direttori generali degli assessorati o di altri enti, ma con l'obbligo di corrispondergli un'annualità di stipendi. Ma il governatore potrebbe anche percorrere un’altra strada, ovvero attendere le dimissioni degli interessati.
Per quanto riguarda il suo portavoce Mauro Esu, il discorso è diverso perchè il suo incarico è di natura fiduciaria, quindi non vincolato alle regole che disciplinano i rapporti di lavoro dei dirigenti presenti al banchetto. Domenica, da fonti vicine a Villa Devoto era trapelato che Solinas reputa inconciliabile la permanenza in qualunque ruolo o incarico regionale di chi abbia violato le norme di contenimento della pandemia. Su questo sarà incentrata una mozione che l'opposizione sta confezionando per chiedere al governatore di prendere al più presto provvedimenti.