“La situazione è ben chiara e questo assessorato ha sempre comunicato tempestivamente i veri dati”. Sono queste le parole pronunciate dall’Assessora regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia, sulla vicenda delle pratiche Argea. Una vicenda, questa, iniziata nei mesi scorsi con le audizioni in commissione agricoltura presieduta da Piero Maieli.

“Sul numero delle pratiche arretrate dei pagamenti agli agricoltori stiamo assistendo da qualche tempo a un balletto di cifre e affermazioni allarmistiche che sono ben lontane dalla realtà”.

Secondo la versione dell’Assessorato le pratiche in totale sono 98mila 235. Nel dettaglio, per il pregresso sono 51.407 così suddivise: Psr (fondi comunitari) 31mila 325 pratiche per misure a superficie e capo, 1.310 per misure strutturali, 250 del Feamp, fondo europeo della pesca, 901 per l’Ocm, organizzazione comune di mercato, 17mila 521 per aiuti regionali, 100 per il carburante agricolo agevolato (Uma). 

Per quanto riguarda le pratiche presentate ad Argea nel 2019 e di prossima presentazione, da istruire nel corso del 2020, i dati forniti dall’Assessorato parlano di 46mila 828 così suddivise:  Psr (fondi comunitari) 38mila 121 quelle per misure a superficie e capo, 2mila 851 le misure strutturali, 842 per il Feamp, 2mila 15 per Ocm, 1.393 per aiuti regionali e 1606 per Uma.

“La spesa dei fondi comunitari del Psr per la Regione, l’N+3, è del 113,32%”, spiega l’esponente della Giunta Solinas. “Ciò significa che la Sardegna non solo non rischia la perdita degli improbabili 900 milioni di euro, ma addirittura ha superato al 4 dicembre del 2019 i pagamenti di oltre il 13% rispetto all’obiettivo fissato dalla Commissione europea per il 31 dicembre 2019”, ha aggiunto la Murgia.

“La missione di Argea – ha rimarcato – è quella di rendere operativo l’ente pagatore sardo. Entro il 13 maggio 2020 (da decreto ministeriale del 14 ottobre 2019) devono risultare in organico stabilmente circa un centinaio di dipendenti in più, considerando che dopo l’Audit del ministero (febbraio scorso) sono cessati dal servizio 50 dipendenti. Pertanto l’integrazione del personale è urgente a prescindere dalle istruttorie pregresse”.

“A oggi – ha concluso la Murgia – gli istruttori delle pratiche Argea sono 221, su una base occupazionale totale attuale di 430 dipendenti. Nei restanti 209 sono ricompresi i coordinatori delle unità organizzative, il personale adibito alle attività amministrative, personale, bilancio, sistemi informativi, contenzioso e affari generali (86 in tutto), e anche 110 dipendenti inquadrati in categoria B e 13 unità in categoria A, che da contratto CCRL non possono istruire. Per pagare tutto il pregresso è necessario un reclutamento straordinario di ulteriore personale, per garantire agli agricoltori i pagamenti di quanto accumulato negli anni”.