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"Lula non abbatterti, ama i tuoi figli. Se vuoi puoi risorgere". E' il severo monito a non arrendersi e a reagire che il vescovo di Nuoro, monsignor Mosé Marcia, ha rivolto agli abitanti del centro barbaricino, durante i funerali di Angelo Maria Piras, l'allevatore 40enne ucciso domenica scorsa a colpi di fucile.
La voce del vescovo di Nuoro, monsignor Mosè Marcia è risuonata alta e forte tra le navate affollate della chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta. Nella sua omelia il vescovo si è rivolto direttamente all'assassino di Piras: "Caro assassino io non so chi tu sia, ma a te la vita non interessa, hai privato due figli dell'amore del padre" ha detto.
Ma ha rivolto un appello anche ai giovani del paese: "Non imboscatevi dietro un muretto a secco, scoprite la bellezza della vita e guardate al futuro".
La messa è stata celebrata con il parroco di Lula, don Salvatore Goddi, il vice parroco di Bitti, don Alessandro Muggianu, e il parroco di Olzai, don Nicola Porcu.
Per l'allevatore e pregiudicato ucciso il vescovo ha avuto soltanto parole di amore: "Siamo qui per accogliere un fratello non per giudicarlo, per dare a lui l'estremo saluto, ma tenendo bene in mente che la morte è risurrezione".
In prima fila nella chiesa, la moglie di Angelo, Maria Calaia e la figlia 17enne Giampiera, ma non il piccolo Antonello. Tanti i parenti e gli amici dell'allevatore, che hanno portato in spalla la bara fino alla tumulazione.