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"La Marina Militare agirà in maniera ferma, rigorosa e severa nell'accertamento delle responsabilità prendendo gli adeguati provvedimenti nei confronti degli interessati". Lo ha detto il capo di Stato maggiore, ammiraglio Valter Girardelli, parlando con la giovane sottocapo barese che ha denunciato di aver vissuto ad ottobre a La Maddalena "tre ore e mezzo di incubo" per aver subito una vera e propria "tortura", con "ferite e dolori allucinanti", da parte di alcuni militari, tra cui un ufficiale, che sarebbero intervenuti con arnesi da meccanico per toglierle un anello che le era rimasto incastrato nel dito. La giovane è attualmente in servizio sulla nave Vespucci.
La Marina militare ha precisato che "il Comando del centro di formazione, non appena avuta notizia dell'accaduto, ha avviato un'inchiesta interna i cui esiti sono all'esame delle superiori autorità per la ricostruzione completa dei fatti l'accertamento delle eventuali responsabilità".
L'ammiraglio Girardelli, dal canto suo, ha dichiarato che "da quelli che sono i primi esiti dell'inchiesta interna possiamo affermare che si è trattato di un atto sicuramente censurabile, certamente improvvido e di assoluta incoscienza da parte di personale addetto alla formazione dei giovani militari che al momento, in via precauzionale, è stato destinato ad altro incarico". "A prescindere dalla fattispecie del caso in esame, su cui indaga anche la procura militare - ha aggiunto Girardelli - mi preme sottolineare, in generale, come il nonnismo sia un fenomeno su cui tutte le scuole militari - e tra queste quelle della Marina - prestano particolare attenzione e hanno la giusta sensibilità mettendo in atto tutti i possibili sistemi di prevenzione e tutela".