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“Va trovata subito una soluzione positiva per questa vicenda, a costo di individuare e capire in che modo è possibile penalizzare chi sta vergognosamente speculando sulla pelle dei pastori sardi. Non si può aspettare più neanche un minuto”.
Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco, che insiste sulle ‘umiliazioni’ subite dall’intero comparto: “I pastori sardi - dice Tocco - non possono più essere trattati in questo modo, il settore agropastorale sta subendo umiliazioni inaccettabili. Non è possibile che questa gente continui a essere trattata così. I pastori sardi sono un simbolo della Sardegna che lavora, il latte sardo è uno dei fiori all’occhiello della nostra regione. Occorre ripristinare subito una situazione di legalità. Ho l’impressione che la Giunta regionale non consideri questo argomento una priorità, è arrivato il momento che si dia una svegliata per il bene della Sardegna”.
Pagamento del latte sottocosto è 'pratica sleale'. Bruxelles intervenga. Scatta l’interrogazione alla Commissione Europea da parte dell’eurodeputato M5S: “Situazione insostenibile per allevatori e produttori, servono risposte immediate”.
“Quanto stanno subendo gli allevatori e produttori sardi non può e non deve passare sotto traccia. Il Pagamento sottocosto del latte, dovrebbe essere considerato una 'pratica sleale', così come approvato pochi mesi fa a Strasburgo dal Parlamento Europeo. Un’ulteriore ragione per la quale l’Europa non può e non deve chiudere gli occhi. La Commissione Europea deve essere a conoscenza del grado di disperazione che c’è in Sardegna e intervenire con le autorità competenti”.
A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che incalza la Commissione Europea a dare risposte circa il crollo del prezzo del latte ovino in Sardegna e le relative mobilitazioni. “La protesta - spiega Corrao - è la sacrosanta manifestazione di una rabbia che prima o poi doveva esplodere. Il comparto è in ginocchio da troppo tempo dato che il prezzo del latte è insufficiente e inferiore al costo di produzione dello stesso. La stessa Coldiretti Sardegna ha dichiarato lo stato di mobilitazione per ribadire la necessità di un accordo con il settore della trasformazione non solo sulla formazione del prezzo del latte, ma anche per l’individuazione di un prezzo minimo d’acquisto per garantire la giusta remunerazione al produttore. I produttori di latte sardi comunicano che con questa remunerazione attuale saranno costretti a chiudere gli ovili. Per questa ragione stanno chiedendo alle istituzioni un segnale forte e regole chiare. A questo punto - sottolinea Corrao - ho chiesto alla Commissione Europea intanto se è a conoscenza dello stato di agitazione dei pastori sardi e quali misure immediate e a lungo termine intende prendere per allentare la pressione sui produttori del settore lattiero-caseario sardi. C’è inoltre una questione che riguarda la trasparenza che non può essere secondaria. A tale proposito, chiediamo inoltre quali sono i dati in possesso della Commissione forniti dall’osservatorio europeo del latte proprio sulla Sardegna. Ai produttori sardi - conclude Corrao - giunga la mia massima solidarietà e la garanzia di fare il possibile per cambiare le cose”.