“Il candidato presidente della Regione deve essere scelto attraverso il metodo delle primarie”. Lo chiedono i consiglieri regionali del Gruppo dei Progressisti (Francesco Agus, Massimo Zedda e Gianfranco Satta) che hanno depositato una proposta di legge per l’attuazione dell’art. 8 della Legge Statutaria n.1 del 2013 che dispone l’obbligo per ogni coalizione di indicare il proprio candidato attraverso la partecipazione democratica dei propri elettori.

«E’ una previsione legislativa rimasta finora lettera morta perché sottovaluta dalle forze politiche e mai posta in modo così forte all’interno delle coalizioni – ha detto Massimo Zedda – la nostra è una proposta semplice, di soli 3 articoli, che chiede l’applicazione in via transitoria della norma in attesa che il Consiglio elabori una specifica disciplina».

I Progressisti chiederanno la discussione della proposta con carattere d’urgenza, come previsto dall’articolo 102 del Regolamento: «Il Consiglio è obbligato a pronunciarsi – ha affermato Zedda – se i candidati venissero scelti senza le primarie il rischio è mandare sub iudice le prossime elezioni regionali. Qualsiasi cittadino sarebbe legittimato a presentare ricorsi per la mancata applicazione della legge, anche prima delle elezioni».

La richiesta di inserire la proposta di legge nell’ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio sarà presentata alla prossima Conferenza dei Capigruppo: «Non è solo una questione di rispetto delle leggi – riconosce il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus – il tema è prima di tutto politico. Nelle ultime elezioni che si sono tenute in Lombardia e nel Lazio, l’affluenza alle urne è calata del 30% rispetto a quelle del 2019 scendendo ben sotto il 50%. In Sardegna l’affluenza era già bassa (circa il 53%), il rischio è che il prossimo Consiglio regionale venga eletto da un terzo del corpo elettorale. La nostra proposta mira a garantire il principio della partecipazione democratica previsto espressamente dalla legge Statutaria».

Secondo i vertici dei Progressisti, la proposta potrebbe essere licenziata in tempi rapidi dal Consiglio consentendo alle coalizioni di svolgere le primarie prima della convocazione dei comizi elettorali. «Ciò che dispone la Legge Statutaria è vincolante per le istituzioni. Non si può far finta di nulla – rimarca il presidente onorario dei Progressisti Luciano Uras – approvare il principio del ricorso alle primarie per la scelta dei candidati risolverebbe i problemi di tutti gli schieramenti politici, non solo del centrosinistra».