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Continua nel Tribunale di Tempio Pausania il processo sulla presunta violenza sessuale di gruppo di cui sono accusati Ciro Grillo (figlio di Beppe, fondatore del M5s) e tre suoi amici genovesi, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia.
Dopo le ultime sei udienze che hanno visto sui banchi dei testimoni la principale accusatrice dei quattro, la studentessa italo-norvegese che all'epoca dei fatti risalenti al luglio 2019 aveva 19 anni, giovedì 7 e venerdì 8 marzo sarà la volta del padre della seconda ragazza, anch'essa presunta vittima per alcune foto a sfondo sessuale scattatele mentre dormiva dai quattro imputati.
La giovane, la cui testimonianza è già stata ascoltata a settembre dal collegio giudicante presieduto da Marco Contu, aveva trascorso la serata del 16 luglio 2019 in compagnia della ragazza italo-norvegese e di Grillo, Corsiglia, Capitta e Lauria in alcuni locali della Costa Smeralda, per poi concludere la nottata nella villetta di proprietà della famiglia Grillo, all'interno della quale si sarebbe consumata la violenza sessuale di gruppo.
La giovane è stata fotografata dai quattro mentre dormiva sul divano e gli scatti trovati poi nei cellulari sequestrati agli imputati avrebbero un chiaro sfondo sessuale. La ragazza, che ha sempre dichiarato di non essersi accorta di nulla e di non aver neanche sentito grida durante la notte, ha affermato di essere stata informata dell'esistenza delle foto che la ritraevano solo mesi dopo la denuncia fatta dalla principale accusatrice una volta rientrata dalla Sardegna a Milano dove risiedevano entrambe con le loro rispettive famiglie.
L'amicizia tra le due studentesse si sarebbe conclusa subito dopo quel luglio 2019 e ci sarebbero stati solo alcuni scambi di messaggi riguardanti la serata trascorsa prima al Billionaire e poi nella casa a Porto Cervo.
A seguire sarà sentita la sorella della principale accusatrice, una sua amica norvegese e alcuni consulenti tecnici del pm Gregorio Capasso.