La ragazza italo norvegese presunta vittima della violenza sessuale di gruppo per cui sono a processo a Tempio Pausania Ciro Grillo, figlio di Beppe, e tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, sarà ascoltata in una super udienza la cui data è ancora da concordare.

È quanto emerso questa mattina in aula, quando il presidente del collegio dei giudici, Marco Contu, ha comunicato le date delle prossime udienze, cancellando dal calendario il 21 dicembre e convocando l'aula per l'8 febbraio, l'8 marzo e il 12 aprile del prossimo anno.

Dopo i sette di oggi, devono ancora deporre una trentina di testimoni dei 56 ammessi al dibattimento. Poi ci sarà la super udienza per ascoltare il racconto della studentessa che denunciò lo stupro ai carabinieri della Compagnia Milano Duomo.

La data dovrà essere stabilita. Considerati i tempi necessari per le richieste del procuratore Capasso, le conclusioni delle parti civili, le repliche delle difese e le eventuali controrepliche, la sentenza sarà pronunciata con molta probabilità dopo l'estate 2023.

La ragazza era molto schiva, non dava molta confidenza. Il giorno dopo i presunti fatti ho pensato che fosse in 'hangover', con i soliti sintomi post sbornia”, Così davanti ai giudici Daniele Ambrosiani, il titolare del b&b di Porto Pollo dove le due studentesse presunte vittime di una violenza sessuale di gruppo alloggiarono nel luglio 2019 durante la loro vacanza in Sardegna.

"È rimasta da noi una ventina di giorni - ha precisato Ambrosiani - i genitori la raggiungevano solo nei week end. Mi sono sembrate persone per bene, di una classe sociale abbastanza elevata".

"La ragazza non ha ancora superato il trauma e sta seguendo un percorso di sostegno psicologico". È quanto avrebbe dichiarato in aula la psicologa della clinica Mangiagalli di Milano, Lucia Tattoli. La professionista ha appena finito di testimoniare al processo per violenza sessuale di gruppo.