Pena di 7 anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici “per concussione per costrizione”: è questa la condanna del Tribunale di Milano per Silvio Berlusconi. Per quanto si potesse prevedere, nessuno pensava sicuramente a una condanna superiore alla richiesta della pubblica accusa e cioè di 6 anni. Forse, lo stesso Silvio Berlusconi, anticipando sulla stampa una sentenza già scritta a suo sfavore, non avrebbe mai immaginato uno “sforamento” di quanto messo in conto dal Pm Ilda Boccassini in sede di requisitoria. Quali siano ora le ripercussioni politiche della sentenza, è difficile prevederlo. Tra i primi commenti, quello di Fabrizio Cicchito , Pdl: “E' una sentenza di un Tribunale speciale, potrebbe saltare il quadro politico nazionale”. Per Paolo Guzzanti, scrittore, “alla pistola fumante dei pm si è aggiunta quella dei giudici”. Giuliano Ferrara, giornalista, definisce Milano “come Teheran”. Infine, per l'ex magistrato Antonio Di Pietro “la legge è legge e le sentenze devono essere rispettate.”

Berlusconi ha commentato così l'esito del processo Ruby: "E' una sentenza violenta, ma io resisto alla persecuzione in atto nei miei confronti. Non è soltanto una pagina di malagiustizia è un'offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese".