PHOTO
La Procura di Sassari ha formulato l’accusa di usura ed estorsione in concorso nei confronti dell’ex primula rossa del banditismo, Graziano Mesina, del suo autista Giovanni Filindeu e di Gigi Meloni, 49enne di Sassari, all’epoca dei fatti contestati dirigente della filiale del Banco di Sardegna di via IV Novembre.
A cadere nella loro rete sarebbe stato Marco Milia, imprenditore nel settore della ristorazione.
Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore Corinna Carrara e dei Carabinieri del comando provinciale di Nuoro che hanno eseguito le indagini, cinque anni fa l’imprenditore aveva necessità di 40 mila euro per iscrivere la società cestistica sassarese Robur al campionato nazionale di B2.
Questo il motivo per cui si sarebbe rivolto a Meloni, suo amico e vicino alla società di basket.
Per recuperare i soldi da dargli, Meloni si sarebbe rivolto a Mesina. Così che, nell’ottobre del 2011, Milia ottenne 40 mila euro apprendendo che entro il 31 dicembre dello stesso anno avrebbe dovuto restituirne 50 mila, con un interesse applicato del 150 %.
Quanto sostiene la procura, è che Meloni fece da intermediario tra i due pur sapendo che si trattasse di un’operazione illecita e si adoperò della fama di Mesina per incutere paura all’imprenditore, mentre per l'autista Filindeu l’accusa è di aver partecipato alle trattative e al ritiro delle somme restituite.