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Venerdì scorso, nella sede Turiservice a Cagliari, sono stati consegnati a dodici 'atleti speciali' della Polisportiva Olimpia di Carbonia gli attestati di frequenza al corso di utilizzo di un defibrillatore, donato dall'American heart association (organizzazione statunitense che si occupa di ridurre le morti causate da problemi cardiaci ed ictus) e da Emd118 (azienda che si occupa della commercializzazione di defribillatori) e destinato a un progetto speciale di cardioprotezione dei bagnanti.
La Polisportiva Olimpia, presieduta da Carlo Mascia, è un'associazione di volontariato, nonché sportiva, che organizza attività per persone con disabilità intellettive di tutte le età, utilizzando lo sport come strumento primario per l'integrazione sociale e di apprendimento. Durante l'estate, questi dodici ragazzi, muniti di una divisa di Emd118 e accompagnati da un responsabile medico, offriranno assistenza sanitaria ai bagnanti del Poetto.
Mediante l'utilizzo di un carretto, come quelli che distribuiscono granite, contenente, oltre al defibrillatore, farmaci ed altro materiale per eseguire medicazioni di primo intervento, sorveglieranno e cardioproteggeranno i bagnanti dell'affollatissima spiaggia cagliaritana.
Infatti, si tratta di uno speciale defibrillatore che può essere utilizzato anche sulla sabbia grazie ad una protezione contro l'ingresso di polveri e di acqua.
Per l'iniziativa, Mascia ha creato un nuovo marchio, “Uniti per la vita”, che unisce l'azione dell'Associazione a quella di Emd118, “offrendo nuove opportunità di integrazione sociale a persone affette da disabilità mentali attraverso lo sport – ha spiegato il Presidente dell'Olimpia - e donando una seconda chance di vita alle persone colpite da arresto cardiaco. Sono orgoglioso di questo progetto perché parteciperemo in prima linea, con azioni concrete e culturalmente all'avanguardia, all'integrazione delle persone disabili all'interno non solo del mondo dello sport, ma anche in maniera importante nel sociale”.
“La nostra idea si è potuta concretizzare grazie al supporto di Simona Buono (referente per la Sardegna di Emd118, nda) – ha aggiunto Mascia – che ha creduto al nostro progetto pilota, con il quale la Sardegna potrebbe diventare una zona sperimentale in cui sviluppare metodologie sportive innovative volte all'inclusione sociale dei disabili e alla valorizzazione della prevenzione cardiopatica in tutto il territorio sardo.”