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“Inaccettabile, non tiene conto delle esigenze del nostro territorio”. Maggioranza e minoranza sono unite, votano No e rimandano al mittente il progetto definitivo per la messa in sicurezza della 554. Rimettendo in discussione le varie tappe che hanno portato alla delibera, approvata nell’ultima seduta di Consiglio. “Siamo in un contesto urbanizzato e antropizzato, tutte le attività imprenditoriali e residenziali devono essere tutelate”, lo ribadisce il sindaco Gigi Concu, dopo averlo ripetuto durante i vari incontri tra enti coinvolti e averlo messo per iscritto anche in una nota inviata al ministero dei Trasporti.
Alle spalle un lungo iter, partito con un primo accordo di programma, siglato nel 2008, con l’allora Giunta Soru, ripercorso in Aula da Pierpaolo Fois, capo dell’area 5, (Urbanistica): “Molte delle criticità non sono state ascoltate”, premette, per poi ricordare tappa per tappa il lungo cammino, bocciato all’unanimità dalla politica di piazza Cellarium, con una serie di osservazioni, elencate dal primo cittadino: “Non è stato convocato il collegio di garanzia, così come richiesto dal nostro Comune, e l’iter del progetto definitivo della strada di tipo B ridotta è proseguito senza tener conto della nota del Ministero seguita alla nostra, nella quale venivano espresse una serie di perplessità relative al progetto”, spiega. “Ci troviamo davanti a un documento che non tiene conto delle esigenze del nostro territorio, anzi, che rischia di creare una barriera con la zona oltre la 554, dal momento che non sono previsti sottopassi sotto i ponti che assicurino il collegamento tra le due porzioni di territorio separate dalla statale. Nè si fa accenno a percorsi esclusivi in corrispondenza degli svincoli e dei fiumi ai fini dell’attraversamento ciclopedonale. Ad esempio in corrispondenza del Riu Nou, in prospettiva dell’attuazione dell’estensione del Parco lineare, in parte già realizzato nell’abitato di Selargius, con collegamento verso il paesaggio agrario, secondo le previsioni del nostro Puc”.
La lista delle obiezioni è lunga: “Uno degli obiettivi del progetto di messa in sicurezza della 554 è quello di migliorare il collegamento (in sicurezza) tra i territori attraversati (sia dal punto di vista della separazione nord/sud rispetto alla statale, sia da quello dei diversi Comuni attraversati dalla stessa) per tutte le categorie di utenza (pedoni, animali, biciclette, ciclomotori e altri veicoli), tuttavia il progetto proposto sembra prevalentemente incentrato a migliorare i tempi di percorrenza dell’asse stradale principale, garantendo solo in parte il collegamento di cui sopra a danno di una parte di utenti che necessitano di attraversare la strada statale. Utenti coincidenti prevalentemente con i residenti della zona, che quindi verrebbero danneggiati, anziché veder migliorata la fruizione del territorio”. Si aggiunge il sollevamento dell’impalcato della strada principale e delle complanari in progetto, che “rispetto alla situazione attuale, determina l’accentuazione della barriera fisica che l’attuale 554 già rappresenta tra l’abitato a sud ed in generale l’area extraurbana a nord, vanificando sia l’obiettivo condiviso di tutelare il costruito e le attività esistenti, sia l’idea, che la 554 dovesse diventare una “vetrina” delle attività, presenti e future, limitrofe alla statale”. Ne seguono altre, ma il risultato è chiaro: Sindaco, Giunta, maggioranza e opposizione hanno detto “No”.