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26 milioni di euro per dare slancio allo sviluppo economico e all’occupazione di Anglona e Coros. È stato firmato ieri, nella sede del Centro Servizi Saccargia a Codrongianos, il progetto “Anglona e Coros, terre e tradizioni” tra l’Assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, e con i sindaci e i rappresentanti di sindacati e imprese.
Si tratta della più grande Unione che ha finora presentato un progetto, 23 Comuni che si sono alleati per elaborare insieme un unico progetto, per la prima volta cofinanziato dalla stessa Unione con 400mila euro. La cifra servirà per finanziare circa 80 interventi. Inoltre, sono previsti 865mila euro di risorse aggiuntive della Conferenza Episcopale Sarda per la valorizzazione degli edifici di culto di particolare valore storico e culturale. Il protocollo è stato siglato anche dall’Ats, l’Azienda per la tutela della salute, e da Forestas per interventi legati alle rispettive competenze.
Il progetto intende favorire la nascita di un’identità turistica unitaria, ricomponendo l’eterogeneità dei territori attraverso la messa in rete in chiave turistica del patrimonio religioso-architettonico e favorire la più ampia integrazione nella definizione di una qualificata proposta culturale, naturalistico-ambientale e di turismo attivo, nonché attraverso il sostegno alle attività economiche che operano nei settori del turismo e delle produzioni tipiche. Inoltre, si vuole innalzare il di benessere della comunità, potenziando i servizi per le fasce più deboli della popolazione (anziani, disabili, famiglie con bambini e con giovani a carico) attraverso strutture sportive e ricreative.
Soddisfatto Paci: «Questo progetto centra pienamente uno degli obiettivi più importanti della nostra programmazione territoriale, ampliare il più possibile l’aggregazione dei comuni. Qui ne abbiamo 23, davvero tanti, che sono riusciti a dialogare, a confrontarsi, a mettere insieme le idee e a elaborare un progetto che coinvolge un territorio molto ampio».
«Mettere insieme le forze, fare rete, cooperare, ragionare con le imprese di un territorio così ampio – ha aggiunto l’Assessore – è fondamentale perché solo così si riesce ad avere una visione ampia, una prospettiva di grande respiro e dunque a pensare in grande al futuro e a come renderlo un’occasione per le nuove generazioni. Quello di oggi è un traguardo importante, stiamo finanziando un progetto che da una parte valorizza l’enorme patrimonio ambientale e culturale che questa zona ci offre, dall’altro punta a migliorare la qualità della vita dei residenti. Una formula anti spopolamento che punta a trattenere sul territorio i cittadini innalzandone allo stesso tempo la qualità della vita, che vuole creare le condizioni per far restare i nostri giovani nella loro terra, con le proprie famiglie e un lavoro che permetta loro di costruire qui in Sardegna il loro futuro. Gli stessi obiettivi su cui abbiamo impostato LavoRas, il piano per il lavoro della Regione da 128milioni di euro che va integrato con questo progetto».
Al termine, Paci ha rimarcato come questo sia «Un progetto ambizioso, importante, che punta su quelle che sono le risorse e i prodotti esclusivi della nostra terra per renderli potenti attrattori turistici e che sono sicuro porterà rapidamente risultati importanti».