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Si terrà venerdì 6 aprile alle 17.00, nell’aula consiliare sita nel caseggiato del museo in via Roma, il secondo degli incontri pubblici voluti dal Comune di Bessude relativo ai programmi integrati per il riordino urbano e di riqualificazione urbanistica.
Nel corso dell’incontro, riservato ai soggetit privati, imprese locali, attori del territorio e rappresentanze locali, si discuterà del bando di finanziamento e dell’avviso pubblico pubblicato dalla Regione Sardegna.
Tre i tipi di misure previste: la prima riguarda i programmi integrati per le periferie solo per una popolazione superiore ai 10mila abitanti; il secondo riguarda il recupero e la valorizzazione di edifici nei centri storici delle zone interne devoluti a prezzo simbolico al soggetto attuatore del programma; il terzo è inerente la riqualificazione urbanistica di aree a valenza ambientale caraterizzate dalla presenza di elementi infrastrutturali ed insediativi.
Per l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Roberto Marras, sarà un’occasione per esporre le sue idee circa le misure 2 e 3, oltre che per promuovere un percorso condiviso, attraverso uno scambio di idee, opinioni e pensieri da inserire all’interno del programma integrato di riordino urbano che dovrà essere approvato sia dal Consiglio comunale che dalla Regione.
Come ha sottolineato l’Assessore agli Enti locali, Finanze e urbanistica, Cristiano Erriu, «questo provvedimento ha diverse finalità: da una parte il recupero dei contesti degradati da attività umane e il miglioramento della qualità urbanistica e paesaggistica, attraverso musire che assicurino la salvaguardia del territorio e la promozione di forme di sviluppo sostenibile. Daqll’altra, un’azione di contrasto allo spopolamento delle zone interne, che si integra con altre misure adottate dalla Regione e dagli enti locali».
Come specificato nell’avviso, i sindaci dei Comuni sardi hanno tempo sino al 13 aprile 2018 per presentare il progetto. Per quanto riguarda Bessude, le aree di intervento riguardano gli edifici del centro storico, del museo, di monte Pelao e del campo sportivo.