È attesa per oggi la decisione della Terza Sezione del Consiglio di Stato sulla richiesta di sospensiva della sentenza del Tar Sardegna, che ha cancellato il Project financing della sanità nuorese, richiesta presentata dal Polo Sanitario della Sardegna Centrale (Pssc), affidatario dei servizi del Project dal 2007.

Nel settembre scorso, il tribunale amministrativo aveva cancellato il bando gara con cui erano stato affidati al Pssc la costruzione di ospedali, la loro manutenzione e i servizi di assistenza domiciliare e infermieristica della provincia di Nuoro per quasi trent'anni, per un importo di un miliardo di euro.

I giudici del Tar avevano dato ragione al commissario straordinario della Assl di Nuoro che, in autotutela, aveva annullato il Project. Il collegio dei difensori delle due parti, Giorgio Fraccastoro, Antonello Rossi e Maria Teresa Grassi per il Pssc, Augusto Vacca, Carlo Comandé e Diego Lumbau per la Assl di Nuoro e per l'Ats, hanno discusso ieri davanti ai giudici romani la richiesta di sospensiva e solo oggi i giudici decideranno se accoglierla o rigettarla.

Una guerra senza esclusioni di colpi quella che si sta consumando tra le due parti, tanto da aver dato vita a un arbitrato, tra i più importanti d'Italia per valore. Contro l'annullamento in autotutela del Project il Pssc ha infatti aperto un altro procedimento davanti a un collegio arbitrale nominato dall'Autorità anticorruzione: in questa sede la società di progetto chiede alla Assl nuorese e all'Ats la cifra di quasi 200 milioni di euro per i danni da "inadempimento contrattuale" da parte dell'azienda sanitaria.

Quest'ultima, secondo il Pssc, avrebbe danneggiato la società facendo venire meno il contratto originario: quello stipulato nel 2007, in cui il Pssc si era impegnato a fornire per 30 anni una serie di servizi - dalla mensa al portierato al Cup - per la cifra di un miliardo di euro.

Dopo la pronuncia dell'Anac, che aveva ritenuto il contratto illegittimo perchè il "rischio è interamente a carico del pubblico", la Asl aveva annullato il contratto in autotutela. Da qui la sentenza del Tar Sardegna e ora l'attesa per il Consiglio di Stato.