"Stiamo cercando una soluzione che non metta a rischio i servizi nella sanità nuorese e puntiamo a salvaguardare i posti di lavoro". 

E' questa in sostanza la risposta dell'assessore regionale Luigi Arru, chiamato ieri a un incontro con i lavoratori, all'ospedale San Francesco di Nuoro, promosso da consiglieri regionali e sindacati, sul futuro del Project Financing che gestisce una serie di servizi, su cui pesano diverse inchieste e un parere di illegittimità dell'autorità Anticorruzione.

"Nessuno di questi lavoratori, che siano in servizio al Cup o al portierato e che si occupino di assistenza, deve andare a casa - ha detto il capogruppo di Sel Daniele Cocco -. Stiamo parlando di centinaia di persone che vivono come una spada di Damocle l'inchiesta della magistratura, su cui non possiamo entrare nel merito. Ma i lavoratori devono essere salvaguardati. Project o non project l'impegno è che Nuoro deve diventare il terzo polo sanitario regionale. Se illegittimità ci sono state non pesino sui lavoratori e si metta al centro di tutto il paziente. Qui una serie di servizi sono in bilico: il nuovo reparto di Pediatria che non apre, la nuova Tac che non entra in funzione, la Neurochirurgia che sta morendo, la nuova risonanza magnetica che non viene installata".

Una battaglia bipartisan. "L'assessore ci ha dato rassicurazioni sul futuro della sanità Nuorese - ha sottolineato il capogruppo di Fi Pietro Pittalis -. Ha anche riferito ai lavoratori che in caso di annullamento del Project Financing da parte di un giudice, ha già dato incarico al nuovo direttore della Asl unica di studiare una soluzione che non metta a rischio le loro posizioni. Speriamo che agli impegni seguano i fatti".

Sul fronte sindacale, Michele Fele, segretario della Cisl provinciale ha chiarito: "Chiediamo che i lavoratori non vivano nella precarietà di questi ultimi tempi. La magistratura farà il suo corso ma intanto la politica e i dirigenti della Sanità si assumano la responsabilità di pensare ai pazienti e ai lavoratori".