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Si procede verso un accordo stragiudiziale per la vertenza del Project Financing di Nuoro in capo al Polo sanitario della Sardegna centrale (Pssc).
Vinta la gara da un miliardo di euro in 27 anni per la gestione di una serie di servizi, il contratto era stato annullato in autotutela nel 2017 dall'Assl di Nuoro dopo i rilievi dell'Anticorruzione, ma la società ha continuato ad operare sino ad oggi.
Suoi i lavori di ristrutturazione dell'ospedale San Francesco e delle altre strutture del territorio, i servizi di portierato, il Cup, le manutenzioni e la pulizia. La svolta per fermare la causa civile pendente nel Tribunale di Nuoro, a cui il Pssc si è rivolto dopo la bocciatura del contratto, è arrivata con la decisione del commissario straordinario dell'Ats, Massimo Temussi, di incaricare l'avvocato Augusto Vacca del Roma per tentare di chiudere un'intesa. La bozza di accordo prevede che l'Ats saldi un debito di alcune decine di milioni per lavori già svolti dal Pssc, mentre la società si impegna a completare le opere di edilizia pubblica entro 36 mesi, uscendo subito dalla gestione dei servizi che saranno mandati a gara dall'Ats.
"Abbiamo preparato una bozza di accordo che l'avvocato Vacca sta discutendo con la società di progetto - conferma Temussi - stiamo aspettando la firma dell'accordo definitivo. Abbiamo scelto questa via - spiega - per evitare che il contenzioso vada alle calende greche, lasciando ai cittadini del Nuorese l'ospedale depotenziato al 70% come è in questa fase. Il San Francesco è a mio parere il miglior ospedale della Sardegna, ma se non finiscono i lavori - avverte - è un gigante con i piedi d'argilla. Il noscomio deve essere restituito funzionante al 100% a una comunità che sta soffrendo".
Quanto al personale - circa 500 dipendenti del Pssc - il commissario rassicura: "Quando ci sarà il subentro delle nuove società verranno attivate le clausole di salvaguardia per il passaggio del personale alle nuove aziende. Non penso che su questo fronte nascano problemi".